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Fifth and Sixth week of the year
martedì, febbraio 13, 2018English Version Below -
Le ultime due settimane sono state tra le più intense degli ultimi mesi.
Innanzitutto il weekend scorso lavoro, essendo il fine settimana subito prima dell'evento. Passo sia sabato che domenica alla venue dell'evento (in foto sotto) tra set-up, prove, e ultime questioni logistiche. È sempre bello vedere come quello che hai programmato ed organizzato per mesi prende forma.
La settimana dell'evento passo ovviamente più di 12 ore al giorno esclusivamente sull'evento. Di fatto sono 5 giorni: da lunedì a venerdì, in cui si ripete lo stesso programma.
I partecipanti arrivano la mattina, alle 11:30 iniziano il meeting, poi pranzano e hanno workshops fino alle 18:30, quando un bus li porta all'hotel per fare il check-in e rilassarsi un attimo.
Alle 20:00 ritrovo nella hall dell'albergo: direzione ristorante, in cui è previsto un aperitivo seguito dalla cena.
Si torna poi in hotel per riposarsi e ripartire con calma il giorno seguente.
Io di fatto comincio alle 9:00, quando sono già alla venue dell'evento per accogliere i primi ad arrivare, e finisco alle 23:00, quando rientro all'hotel con il bus di ritorno dal ristorante.
Tutto va per il meglio e tutti i clienti sono contenti e colpiti dal set-up e, soprattutto, dalla nuova macchina.
Io finisco l'evento il venerdì alle 17:00: torno a casa, preparo la valigia e vado a cena con Sony e gli italiani di Toyota (Toyboys). Il menù prevede antipasti misti (carote + hummus, salumi, formaggi, olive, etc.) più risotto ai funghi. Dopo cena loro escono, mentre io torno a casa a finire la valigia. Il giorno dopo sveglia alle 7:00: lascio la macchina a Toyota e prendo il bus per l'aeroporto.
Alle 11:00 volo per Barcellona. Atterro alle 13:20 e aspetto il bagaglio, che arriva dopo più di mezz'ora. Arrivo alle 15:00 (dopo aver cambiato tre bus) a casa di Paula, una mia amica da cui starò nei giorni seguenti.
Ci facciamo un té, poi iniziamo a chiacchierare mentre Paula cucina qualcosa per il pranzo. Prepara delle verdure in padella con un'insalata di rucola e patate americane.
Alle 18:00 mi metto a riposare un po': è da due settimane che praticamente non mi fermo. Mi sveglio alle 20:00, sto al telefono un paio d'ore e mi riaddormento. Mi sveglio alle 23:30 perché un'amica mi chiama per dirmi che l'altra amica con cui siamo d'accordo per uscire non esce.
Io sono più nella fase "voglio solo dormire" che in quella "voglio solo uscire", quindi le tiro il pacco quando lei è quasi già pronta per uscire (sì, mi merito un sacco di insulti).
Domenica, l'unico giorno in cui posso dormire senza nessuna sveglia, mi alzo alle 9:00 e non riesco più a dormire. Aspetto che Paula si svegli, facciamo colazione e ci mettiamo a chiacchierare. Usciamo per comprare qualcosa per pranzo, altre verdure perché lei è vegana. Praticamente il pranzo prevede lo stesso menù del giorno prima, ma con altre verdure. Io non duro neanche un giorno come vegana: usciamo dal supermercato e mi fiondo da Burger King. Usciamo alle 22:30 circa, dirette, ovviamente, al Nuba. Verso le 2:00 andiamo allo Shoko con altri amici e attorno alle 5:00 torniamo a casa. Come sempre insomma.
Lunedì metto la sveglia per andare dall'estetista, che costa la metà che in Belgio. Dopo l'appuntamento pranzo con Adri, un mio caro amico, da Machete, un bar/ristorante latino nel Born. Ogni volta che torno a Barcellona il lunedì è sempre intensissimo: condensare in una giornata tutti gli incontri e le cose da fare in sospeso non è mai facile. Faccio una passeggiata con Adri nel Gotico, fino arrivare alla Rambla per superare poi Plaza Cataluña, diretta dal dentista. Finalmente tolgo l'apparecchio. Dopo quasi un anno, tanti soldi e 7 viaggi esclusivamente per i controlli dal dentista. E quindi immagino sia la fine: la fine di questa storia a distanza con Barcellona, e col dentista. La fine dei: "ma tu cosa ci fai qui, non stavi a Bruxelles?", dei: "ci vediamo tra un mese" e dei "ah ma sei tornata?!".
Senza più l'obbligo/scusa di dover tornare, chissà quando ci rivedremo, mia amata Barcellona.
The last couple of weeks have been among the most intense of the last months.
Firstly, last weekend I worked, as it was the weekend right before the event.
I spent both Saturday and Sunday at the venue (picture below) in set-up, rehearsals, and last logistic elements. It's always nice to see how what you have been planning and organizing for months takes shape.
The week of the event, I spent obviously more than 12 hours per day esclusive on the event. Actually it was 5 days: from Monday to Friday, with the same program repeating.
The attendees come during the morning, at 11:30 started with the plenary, then had lunch and workshops until 6:30 pm. Then a bus drove them to the hotel to check-in and relax a bit. At 8:00 pm meeting in the lobby: destination restaurant, for an aperitif followed by the seated dinner. Back to the hotel to take some rest and leave with no pressure the day after.
I actually started my day at 9:00, when I was already at the venue to welcome the first guests, and finished at 11:00 pm, when I came back to the hotel from the restaurant.
Everything worked out for best and all the delegates were happy and amazed by the set-up and, above all, by the new car.
I finished the event on Friday at 5:00 pm: I came back home, packed and went for dinner with Sony and the Italians of Toyota (Toyboys). The menu included various starters (carrots with hummus, charcuterie, cheeses, olives, etc.) and risotto with mushrooms. After dinner, they went to a bar, while I came back home to finish packing. The day after: alarm clock at 7:00 am. I left my car in Toyota and took the bus to the airport.
At 11:00, flight to Barcelona. I landed at 1:20 pm and waited for my baggage, which arrived more than half hour later. I arrived at 3 pm (after changing 3 buses) where Paula (a friend of mine who will host me) lives.
We had a cup of tea, then we chatted while Paula was cooking something for lunch. She prepared some stir fried vegetables with a rocket salad and sweet potatoes.
At 6 pm I lied in bed: in two weeks I basically hadn't stop a single second. I woke up around 8 pm, spent a couple of hours at the phone and fell asleep again. I awaken again at 11:30 pm because a friend of mine called me to tell me that the other friend of us was not going out. I was more in the "I only want to sleep" phase than in the "I only want to go out" one, so I stand her up when she was almost ready to go out (yes, I know I deserve a lot of insults).
On Sunday, the only day I could sleep with no alarm clock, I woke up at 9 am and could not sleep anymore. I waited for Paula to get up to have breakfast together. We left to buy something for lunch: more vegetables because she is vegan. Basically lunch called for the same menu as the day before, but with different vegetables. I didn't even last one day as a vegan: we left the supermarket and I dashed to Burger King. We went out around 10:30 pm, heading, obviously, for Nuba. Around 2:00 am we went to Shoko with some friends, and at 5:00/5:30 am we came back home. As always, in conclusion.
On Monday I set the alarm clock to go to a waxing appointment (half cheaper than in Belgium). After the appointment I lunched with Adri, a dear friend of mine, at Machete, a latin bar/restaurant in the Born quarter. Every time I go back to Barcelona, Monday is always very intense: concentrate in one day all the meetings and pending things is never easy. I had a walk with Adri in the Gothic quarter, up until the Rambla, to pass later Plaza Cataluña, heading for the dentist. Finally I took brackets off. After almost a year, a lot of money and 7 trips exclusively for the checkups.
So, I imagine that this is the end: the end of this long-distance relationship with Barcelona, and with the dentist. The end of the "what are you doing here? Aren't you living in Brussels?!", of the: "See you in one month" and of the "Ah! You're back!?".
With no longer the duty of going back, who knows when we will see each other again, my beloved Barcelona.
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