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My Au Pair Experience
lunedì, febbraio 17, 2014
English Version Below -
Qualche tempo fa, mi era stato chiesto da una ragazza di scrivere un paio di righe sulla mia esperienza per il suo blog. Trovate l'articolo in inglese qui!
"Mi chiamo Anna, ho 19 anni e sono di una piccola città vicino a Milano. Quasi 7 mesi fa ho lasciato il mio paese, la mia famiglia e i miei amici per iniziare un’esperienza che mi avrebbe cambiato la vita. Il 22 Luglio 2013 ho preso un aereo con direzione New York, per dare inizio al mio anno come ragazza alla pari. Se state leggendo questo articolo, probabilmente già sapete cos’è una ragazza alla pari (o au pair, termine internazionale), quindi non starò qui a riscriverlo ed a spiegarvi i requisiti necessari, quello che voglio raccontarvi è cos’è realmente un au pair.
La verità, è che ci sono un sacco di fattori che incidono sulla nostra esperienza. Io ho trovato una famiglia adorabile, non mi fanno mancare nulla, rispettano le regole e mi premiano quando me lo merito. Non ho niente di cui lamentarmi, è anche grazie a loro se sto vivendo un’esperienza così bella.
Ma alcune host families non rispettano il contratto, fanno lavorare di più, danno compiti che non sarebbero contemplati. Non pensate di partire e tutto sarà rose e fiori, è difficile, per tutti. Magari per quelli fortunati (come me), sarà meno difficile, perché nonostante la lontananza, l’inglese, il vivere con dei bambini (oltre che lavorare con loro), avrete una famiglia ospitante pronta ad aiutarvi e sostenervi. Ma in qualunque caso sarà difficile, senza dubbio.
Spesso mi viene posta la domanda “ne vale la pena?!?”. La mia risposta?! Ogni centesimo speso, ogni minuto passato a riempire tutti quei documenti, ogni lacrima versata all’aeroporto, ogni urla, ogni snack da prepare, ogni vestito da lavare, ne vale completamente la pena.
Sto vivendo l’anno migliore della mia vita! E’ un’esperienza che ti fa crescere, che ti fa maturare, capirete le vostre priorità, magari capirete anche cosa volete fare nel vostro futuro. Fidatevi di me, se questa è un’avventura che volete fare, fatela! Buttatevi! Non ve ne pentirete!
Quando sono partita non ero preoccupata della mancanza di casa, e sinceramente dopo 7 mesi qui, non sono mai stata davvero “homesick”, ma la verità è che, per quanto l’esperienza sia bellissima, la tua famiglia ti mancherà, è inevitabile. Lo sbaglio più grande che potete fare quando siete tristi è, però, parlare con loro ogni giorno, fare video chiamate per sentire meno la mancanza, pensare a loro continuamente. Quello che dovete fare è uscire, incontrare gente, stringere nuovi amicizie, divertirvi…in questo modo vi rendete conto che, pur essendo difficile, è fattibile.
Ma come fare? Come trovare nuovi amici in un posto che non conoscete, se passate tutto il giorno solo con i vostri host kids? Beh, la risposta più semplice è Facebook. La metà degli amici che ho ora li ho conosciuti tramite Facebook, l’altra metà tramite altri amici. Ci sono un sacco di gruppi su Facebook di au pair nelle varie città americane, o negli stati, nelle aree, gruppi di au pair italiane, gruppi di au pair che cercano “travel buddies” (persone con cui viaggiare)…se volete conoscere persone nuove, la via più semplice è Facebook.
Dico sempre che ci sono altri 1000 modi, come andare in palestra, nei bar, Starbucks, seguire dei corsi, nei vari siti internet, ma se devo darvi una percentuale dei miei amici che ho conosciuto in uno di questi modi è 0%, magari voi sarete più fortunati..chi lo sa!
Una barriera che potrete trovare nello stringere nuove amicizie, è la lingua. Ovviamente incontrerete persone da tutto il mondo, e la lingua di comunicazione sarà, senza dubbio, l’inglese. Ora, a meno che partite con un livello di inglese C, avrete sicuramente dei problemi all’inizio, è naturale. Non solo perché è una lingua diversa dalla vostra, ma perché parlare 24 ore su 24 inglese, soprattutto all’inizio, è stancante! L’importante è non abbattersi, dopo un paio di settimane noterete già che il vostro inglese è migliorato tanto! Se volete proprio velocizzare le cose, vi consiglio di leggere tanto, vedere tanto la tv, parlare un sacco (con chiunque!). Ogni cosa può aiutare, anche la più piccola. Un altro consiglio che ci tengo a dare è: non abbiate paura di parlare, di fare errori, di sbagliare pronuncia! Non gliene frega a nessuno se non avete un inglese perfetto, l’unica cosa che conta è raggiungere la comunicazione!
Essere au pair ti cambia la vita, è un’esperienza fantastica che consiglio a tutti, ma non è per tutti. Dovete essere convinti al 100% che è l’esperienza giusta per voi. Se ne siete sicuri, partite. Non ve ne pentirete!"
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A while ago, I was asked to write a piece on my au pair experience for a blog. You can find the original article here!
"My name is Anna, I’m 19 years old and I’m from a little city near Milan. Almost 7 months ago, I left my country, my family and my friends to start an experience that would have changed my life. On July 22nd 2013 I took a flight to New York, to begin my year as an au pair. If you are reading this article, you probably already know what an au pair is, so I won’t write that and the requirements again, what I want to tell you is what an au pair truly is.
The truth is that there are lots of factors that affect our experience. I found an adorable family, they give me everything I need, respect the rules and reward me when I deserve it. I can’t complain about anything, it’s also thanks to them if I’m living this amazing experience!
But, some host families don’t respect the contract, they make you work more, they give you unacceptable tasks. Don’t think of coming here and everything will be perfect, it’s hard, for everyone. Maybe for the lucky ones (like me), it will be less difficult, because despite the distance, the english, living with kids ( besides working with them), you will have a host family ready to help you and support you. But, anyway, it will be hard, without any doubts.
People often ask me “is it worthy?”. My answer?! Every cents, every minute spent to fill in all those documents, every tear at the airport, every scream, every snack to prepare, all the clothes to wash, it’s definitely worthy!
I’m living the best year of my life! It’s an experience that makes you grow up, makes you more mature, you will understand your priorities, maybe you will even understand what you want to do in your future. Trust me, if this is an adventure you want to do, do it! You won’t regret it!
When I left I wasn’t worried about homesickness, and honestly after 7 months here, I’ve never been really homesick, but the truth is that, even if the experience is great, you will miss your family, it’s inevitable. The worst thing you can do when you are sad is talking to them every day, skyping to feel less the distance, think about them all the time. What you have to do is going out, meeting people, making new friends, having fun…so you will realize that, even if it’s hard, it’s actually fine.
But how? How can you find new friends in a place you don’t know, if you spend the all day with your host kids? Well, the easiest way is Facebook. I met the half of my friends through Facebook, the other half through other friends. There are lots of groups on Facebook of au pairs in the different cities, states, groups of italian au pairs, groups of au pairs looking for travel buddies…if you want to know new people, the easiest war is Facebook.
I alway say that there are millions of way, like going to the gym, to bars, Starbucks, attending classes, on websites, but if I have to give you a percentage of people I met in these ways is 0%, maybe you will be luckier.
A barrier you could find if you want to make new friends, is the language. Obviously you will meet people from all over the world, and the language of communication is, of course, English. Now, unless you leave with an English level of C, you will have some troubles at the beginning, it’s natural. Not only because it’s a language that it’s not yours, but also because speaking English 24 hours a day, especially at the beginning, it’s exhausting! The important thing is not giving up, after a couple of weeks you will notice that your English improved a lot! If you really want to speed things, I suggest to read a lot, watching tv, talk (with everyone!). Everything can help, even the smallest one. Another piece of advice I want to give you is: don’t be afraid of speaking English, making mistakes, getting the wrong pronunciation! Nobody cares if your English is not perfect, the only thing that counts is reach the communication!
2 commenti
Gran bell'articolo...e grazie mille della cartolina :D
RispondiEliminaGrazie Dayana :D
RispondiEliminaSono contenta che la cartolina sia arrivata!!
A presto,
xo
Anna