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Moscow - Day one
martedì, maggio 15, 2018English version below -
Da lì prendo l’Aeroexpress, il treno che in mezz’ora porta in centro, alla stazione di Belorussky. Avevo comprato il biglietto su internet: costa meno (420rubli, sui 5,80€) ed è valido per tutto il giorno nella data selezionata.
A Belorussky prendo la metro fino a Novokuznetskaya. La metro di Mosca è da prendere almeno una volta: tutte le stazioni sono a 100 metri di profondità, in strutture e con treni super frequenti (ogni 90 secondi). E da bravi sovietici tutti i cartelli sono in russo, per fortuna io lo so leggere..
Arrivo all’ostello alle 19:00, ma non trovo l’entrata. Ci sono un sacco di portoni che circondano l’edificio; io suono tutti i citofoni ma non mi apre nessuno. Per fortuna dopo mezz’ora che giro un ragazzo mi dice: “Guarda che se stai cercando l’ostello è qui” e mi apre la porta. Neanche a farlo apposta, è italiano. L’ostello, Makarov Tretyakava Hostel, sinceramente non è il massimo. Innanzitutto non è un ostello: è una casa trasformata in guesthouse. Ci sono tre camere, con 6 letti ciascuna; una cucina; un bagno con la doccia ed un bagno con il gabinetto e un lavandino. Tra l’altro, mentre sul sito e su Booking dicono che è possibile pagare con carta di credito, una volta arrivata lì la receptionist mi dice che in realtà si può pagare solo cash. Che ovviamente io non ho. Mi accompagna lei a prelevare, e ho già una prima vista della Cattedrale di San Basilio (la famosa Cattedrale che dà sulla Piazza Rossa) da lontano.
Torniamo indietro, lascio le mie cose, ed esco di nuovo.
15 minuti e arrivo alla Piazza Rossa (immagino che il rating di 8.9 su Booking era dovuto soprattutto a questo). È una delle cose più belle che abbia mai visto in vita mia: immensa, ed immensamente unica. Non ci sono parole né foto che possano renderne la bellezza. Resto in mezzo alla piazza seduta ad ammirarla almeno mezz’ora, fino a che arriva un matto che mi chiede di farmi una foto e mi attacca un bottone infinito sul fatto che l’Italia sia andata in degrado e che un giorno non esisterà più. Allora capisco che è il momento di andarmene.
Torno in ostello e mi trovo un altro matto che però la pensa diversamente. Mi ripete 4 volte: “Non capisco come è possibile che tutto ciò che viene creato in Italia sono capolavori: Leonardo Da Vinci, il Colosseo, la Ferrari, le donne...”. Devo ammettere che nonostante tutto sono più d’accordo con lui che con matto n.1.
Mi metto a letto e mi addormento pensando che ci sono veramente pochi paesi per cui a livello di storia, cultura e arte possa sussistere un paragone con il Bel Paese, ma la Russia è uno di questi.
I landed in Sheremetyevo Airport in Moscow at 4:30 pm last Thursday. I did the passport control, I picked up my luggage and left the airport.
From there, I took the Aeroexpress, the train that in half hour brings to the city centre, in Belorussky station. I bought the ticket online: it’s cheaper (420 rubli, about 5,80€) and it’s valid for the all duration of the selected date.
I exit in Belorussky station and took the metro until Novokuznetskaya. If you are travelling to Moscow, you have to take the metro at least once. All the stations (at least the ones I passed through) are 100 m under the ground level, in architectonical structures that are actual art masterpieces and with quite frequent trains (every 90 seconds). And –of course- all the metro signs and station names are in Cyrillic, luckily I can read it!
I arrived at the Hostel around 7 pm, but I couldn’t find the entrance. There are like 5 doors surrounding the building, I called on all the intercoms, but none opened. Luckily, after 30 minutes around, a guy saw me and told me: “Look, if you are looking for the hostel, it’s right here” and opened the door for me. Just by coincidence, he’s Italian.
The Hostel, Makarov Tretyakava Hostel, is honestly not the best. First of all, it’s not a hostel: it’s a house turned into a guesthouse. There’re 3 rooms, with 6 beds each; a kitchen: a bathroom with a shower and a bathroom with a toilet and a sink. Moreover, while on the website and on Booking it said it’s possible to pay by credit card, once arrived there, the receptionist told me that actually I could only pay cash. Which obviously I didn’t have. She brought me to withdraw, and I had a sneak peak of San Basil Cathedral (the famous Cathedral facing the Red Square) from far.
We went back to the hostel, I drop off my stuff, and l left again.
I arrived at Red Square after a 15 minutes’ walk from the hostel (I guess that the 8.9 rating on Booking was due mainly to the position). Red Square is one of the most beautiful things I have ever seen in my life: immense, and immensely unique. There are no words nor pictures that could render its beauty. I sat in the middle of the square admiring it for at least 30 minutes, until a creep came and asked me if he could take a picture of me, and started to talk for ages about the weirdest things ever. Like the fact that Italy was great once, but will no longer exist shortly. Therefore, I realized it was the moment to go.
I came back to the hostel and I found there another weirdo, but that thought the opposite. He repeated 4 times: “How is possible that everything that is created in Italy is a masterpiece: Leonardo da Vinci, the Coliseum, the Ferrari, women…”. I have to say that after all, I agree more with him than with weirdo n.1.
I got in bed and fell asleep thinking that there are really few countries that for history, culture and art could at least stand the comparison with Italy, and Russia is one of those.
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