Moscow: Day two and three

English Version Below -   Inizio il secondo giorno con una visita dell’ Arbat , uno dei quartieri più famosi di Mosca . Prendo la metro...


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Inizio il secondo giorno con una visita dell’Arbat, uno dei quartieri più famosi di Mosca. Prendo la metro fino a Smolenskaya Square e faccio tutta Arbat Street a piedi fino ad Arbatskaya Square. Una strada larga, con negozi carini, circondata da edifici incantevoli e piena di alberi fioriti.


Da lì salgo a sinistra e faccio prima tutto Boulevard Nikitsky, poi Tverskoy. I due viali alberati sono delle piacevolissime fughe dal traffico e dalla confusione della città. Mi ritrovo nella Piazza Pushkin, dove si trova il monumento commemorativo al letterato. Sto morendo di fame, e come la peggiore delle tentazioni, ecco un Mc Donald’s sulla sinistra. Io sono sempre per mangiare cibo locale quando si viaggia, ma Mc Donald’s è lì a tentarmi, e io non so proprio resistere. Tra l’altro non so se in zona ci sono ristoranti tipici (non so neanche se ci sono ristoranti, né quali potrebbero essere i piatti tipici russi per essere sincera).
Mi addormento a Mc Donald’s (sí, mi sono addormentata a Mc Donald’s) e vengo svegliata dall’addetto alla sicurezza che mi sbatte la pistola sul tavolo, e quando io mi alzo di soprassalto mi fa segno che non è possibile dormire sul tavolo. Si ok, ma potevi anche mettermi una mano sulla spalla per svegliarmi.



Dopo mangiato scendo da Pushkin Square verso il Cremlino su Tverskaya Street, la strada principale della città.
Arrivo davanti a uno dei muri principali, passo davanti alla Tomba del Milite Ignoto e faccio un giro dei giardini davanti al Cremlino. 




Quando sto per addormentarmi di nuovo, mi alzo e vado a vedere il cambio della guardia davanti alla Tomba del Milite Ignoto. Dopodiché torno a casa, ma prima mi fermo a prendere un the freddo e dei biscotti in un bar su Bolshaya Ordynka Street, sulla via per l’ostello. Appena arrivata a casa mi addormento, com’era prevedibile.


Il giorno dopo incomincio con una colazione con croissant prosciutto e formaggio + cappuccino: tipico russo insomma. Mi dirigo poi verso il Cremlino, dove visito tutta la parte interna: le tre cattedrali, i giardini interni, i palazzi. Il centro del potere di Mosca sembra un luogo surreale: palazzi con strutture architettoniche di influenza sovietica si ergono accanto a cattedrali ortodosse, a giardini fiabeschi e a torri iconiche.



Dopo la visita al Cremlino mi dirigo al Museo Pushkin, che ospita vari capolavori di arte per lo più europea, dal periodo classico al 1800.

Mi fermo prima a mangiare in un bar/ristorante davanti al museo: Professor Puf, in cui prendo un piatto apparentemente tipico russo: un pane schiacciato e ovale che viene ricoperto da vari ingredienti. Io lo prendo con carne, chili, zucchine e formaggio. Chi se lo immaginava che alla fine uno dei piatti tipici russi era una specie di pizza?!

Dopo il museo, vado direttamente alla Galleria Pushkin, in cui si trovano opere come le ballerine di Degas, l'"Uomo con pipa" di Cezanne, la "Colazione sull'erba" di Manet.
Esco dalla galleria verso le 18:00, e decido di godermi la luce dal ponte che, si dice, offra una delle viste più belle sulla città. Il Bolshoy Kamenny Bridge, da cui si vede il Cremlino con le sue torri e cattedrali, il fiume Mosca e la Cattedrale di San Basilio.
Non c’è sicuramente modo migliore in cui avrei potuto concludere i miei giorni in Russia se non con un tramonto rosa su uno dei centri storici più belli al mondo.




I started Day 2 in Moscow with a visit of the Arbat, one of the most famous neighborhoods of the Russian Capital. A large street with nice shops, surrounded by beautiful buildings, and full of bloomed trees. 
I took the metro until Smolenskaya Square and walked all the way to Arbatskaya Square. There, I took the left and made it along Nikitsky, and then Tverskoy Boulevards. The two boulevards are perfect gateways to the traffic and confusion of the city. I ended up in Pushkin Square, where is located a memorial statue to the man of letters. I was starving, and as the worse temptation, there a Mc Donald's on the left. I am always keen on eating local food when traveling, but Md Donald's was there to tempt me, and I couldn't really resist. Moreover, I didn't even know if in the area there were local restaurants (I didn't even know if there were restaurants, nor what typical Russian dishes could be to be honest). 
I fell asleep there (yes, I fell asleep at Mc Donald's) and was woken up by the security guard, knocking on the table with his gun. And when I woke up startled, he acted out the fact that it was not allowed to sleep there. Yes ok, I get it, but still, he could have put an arm on my shoulder to wake me up.

After lunch, I walked down from Pushkin Square towards the Kremlin on Tverskaya Street, the main street of the city. 
I arrived in front of one of the main walls, passed by the Tomb of the Unknown Soldier and had a tour of the gardens in front of the Kremlin. When I was about to fall asleep again, I got up and went to see the changing of the guard by the Tomb of the Unknown Soldier.
After that I went home, but before I had an iced-tea and some cookies in a cafe on Bolshaya Ordynka Street, on the way to the hostel. As soon as I got at home, I fell asleep. As predictable.

The day after, I started with a croissant with ham and cheese + cappuccino for breakfast: typical Russian indeed. Then I headed for the Kremlin, where I visited all the inside area: the three Cathedrals, the gardens and the palaces. The centre of power of Russia seems a surreal place: palaces with soviet-style architectonical structures standing up close to orthodox cathedrals, fairy gardens and iconic towers.
After the visit to the Kremlin, I headed for Pushkin Museum, which hosts several masterpieces of mostly European art, from the classic period to 1800. 

Before, though, I stopped in a restaurant/cafe in front of the museum: Professor Puf, where I got an apparently typical Russian dish: a flattened oval bread covered of several ingredients. I ordered it with meet, chili, zucchini and cheese. Who knew that at the end a typical Russian dish was kind of a pizza?!

After the museum, I directly went to Pushkin Gallery, where can be found masterpieces as Degas' dancers, the "Man smoking a pipe" by Cezanne, "Breakfast on the grass" by Manet.
I left the Gallery at 18:00 more or less, and decided to enjoy the light by the bridge that, they say, offers one of the most beautiful views on the city. The 
Bolshoy Kamenny Bridge, from which you can see the Kremlin, with its towers and Cathedrals, the Moscow river and the Cathedral of St. Basil the Blessed. 
There's definitely no better way to end my days in Russia than with a pink sunset on one of the most beautiful old towns in the world.

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