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Barcelona: second act
martedì, ottobre 04, 2016English Version Below -
Arrivo a Barcellona il 28 settembre alle 23.30, con un volo da Parigi in ritardo di un'ora circa, due valigie e poco sonno alle spalle.
Non so bene neanche come arrivare in quella che sarà la mia futura casa, ma in qualche modo ci arrivo.
Non mi sembra vero di essere a Barcellona, in una casa incredibile in pieno centro, in cui sì condivido la stanza, ma pago (solo) 300 euro al mese. In casa siamo 6 persone: io, la mia compagna di stanza, Benedetta, che lavorava con me in Italia ed è una delle mie più care amiche, un ragazzo spagnolo, nipote del proprietario di casa, che fa le veci del proprietario, una coppia, lei olandese, lui francese, e un ragazzo olandese.
L'appartamento è praticamente sulla Rambla, che si vede dal balcone guardando davanti, mentre sulla sinistra c'è la Boqueria, il mercato coperto più famoso del mondo.
L'appartamento ha 4 stanze, ed è stato ristrutturato recentemente; tutto è nuovo: il bagno, la cucina, la sala da pranzo. Ed è in una posizione comodissima: ci metto 15 minuti a piedi per andare a scuola e posso raggiungere a piedi qualsiasi punto della città.
Passo i primi giorni a riposarmi e a recuperare le ore di sonno: a Barcellona ci sono stata già tre volte, e nonostante credo sia una città che non si finisce mai di scoprire e di conoscere, ho un anno davanti per esplorarla.
Il tre ottobre inizio i corsi. Mi spiegano che il programma sarà strutturato così: fino a fine dicembre ci saranno solo lezioni di spagnolo, di cui un mese di spagnolo per il turismo, da gennaio inizieranno le lezioni di eventi, e sono previste 240 ore di stage obbligatorio, che possiamo fare dove vogliamo, purché l'impresa sia disposta a riconoscerlo.
Prima di partire mi sono procurata dei libri di spagnolo e ho studiato un po' di grammatica, cosa che mi ha permesso di raggiungere il livello B2 (il livello più alto) nell'esame per la ripartizione delle classi.
E così incomincia la mia avventura barcellonese, tra passeggiate sul mare e creme catalane, tra camminate nel Gotico e dormite pomeridiane, tra frullati al cocco e incontri unici.
I arrived to Barcelona on September, 28th, at 11.30 pm, with a flight one hour late from Paris, two luggages and not enough sleep back.
I didn't really know how to reach what would have been my future house, but in some way I got there.
I still couldn't believe I was in Barcelona, in an incredible house in the heart of the city, where it's true that I share the room, but I (only) pay 300 euros per month. We are 6 people in the house: my roommate, Benny, who used to work with me in Italy and is one of my best friends, a Spanish guy, cousin or nephew of the landlord, a couple, she's Dutch, he's French, and another Dutch guy.
The flat is basically on the Ramblas, which we can see from the balcony looking in front, while on the left we can see the Boqueria, the most famous market of the world.
The apartment has 4 rooms, and has been fully renovated; everything is new: the bathroom, the kitchen, the living room. And is in a really handy position: it takes me 15 minutes to walk to my school and I can reach every spot of the city walking.
I spent the first days resting and recovering the hours of sleep: I have already been in Barcelona three times, and despite I think it's a city you never stop exploring and getting to know, I still have one year ahead to explore it.
I began classes on October, 3rd. The program is organized in three different parts: until December there will only be Spanish class, including a month of Spanish for tourism; in January I will start the lectures of events; and the third part is the mandatory internship, that we can do wherever we want, as long as the firm is willing to certify it.
Before leaving I got hold of some book of Spanish grammar to study by myself, which allowed me to reach level B2 (the highest level) in the exam to split students according to their level of Spanish.
So, here it starts my Barcelonian adventure, between walks on the beach and Catalan creams, promenades in the Gothic quarter and afternoon sleeps, between coconut smoothies and unique random meetings.
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