sabato, febbraio 25, 2017
Back to Barcelona
sabato, febbraio 25, 2017E giovedì sono tornata a Barcellona . Si torna a casa, dopo un'esperienza di 25 giorni in cui mi sembrava di vivere in una serie tv...
E giovedì sono tornata a Barcellona. Si torna a casa, dopo un'esperienza di 25 giorni in cui mi sembrava di vivere in una serie tv. Un misto tra il Grande Fratello e The O.C.: 20 gradi a febbraio, al mare, con un'auto privata che ci veniva a prendere ogni volta per portarci al lavoro, con situazioni che a raccontarle non sembrano neanche vere.
Dopo un mese surreale si torna alla realtà. Con un progetto in università da consegnare a inizio settimana e niente di pronto. Con le solite serate già in programma, pronte per riprendere il weekend alla grande. Sabato Sutton, domenica Gatsby e Nuba.
È stato un mese strano, una parentesi surreale nella mia vita surreale a Barcellona, che già mi sembra una parentesi nella mia vita vera. Ma qual è la mia vita vera? Tutto mi sembra sempre provvisorio: un nuovo viaggio, un nuovo paese, una nuova avventura, che non durerà per sempre, anzi. Tutto ha sempre un carattere temporaneo, qualcosa che finirà e lascerà un'esperienza e tanti ricordi.
Ma poi dopo un "viaggio" si torna sempre a casa. E nonostante la mia casa sia sempre una e una sola, qui inizio a sentirmi a casa. Inizio a sentire che in questo posto mi piacerebbe restare, non so per quanto, ma più di quanto dovrei. Mentre normalmente quando lasciavo un posto ero pronta all'idea, sapevo che dovevo tornare e prendevo l'esperienza come una cosa che sarebbe finita quando doveva, qui no. Qui non sono pronta all'idea di dover tornare, di lasciare questa città che mi ha stregato.
E come ogni volta quando torno cambio i miei progetti per il futuro. Già sapevo che sarei voluta restare a Barcellona: prima avevo pensato di fare uno stage di 6 mesi appena tornata da Marbella, con il progetto di restare poi a lavorare nell'impresa in cui avrei fatto lo stage. Ma ora pensandoci bene preferisco lavorare per un po' nel campo degli eventi, mettere via un po' di soldi, fare un po' di esperienza, e iniziare uno stage a settembre (o più avanti) in una buona impresa che mi permetta di imparare il più possibile e, magari, di restare a lavorare per loro. Vediamo quanto dura l'idea!
And last Thursday I came back to Barcelona. It's time to come back home, after a 25 days experience where I had the impression to live in a TV series. A mix between The Big Brother and The O.C.: 20 degrees in February, at the beach, with a private car coming to pick us up every day to go to work, with situations that if you tell them don't even look real.
After a surreal month, it's time to go back to reality. With a project to deliver at University at the beginning of the week and nothing ready. With the usual parties already scheduled, ready to go back to the weekend and rock it. Saturday Sutton, Sunday Gatsby and Nuba.
It has been a weird month, a surreal break in my surreal life in Barcelona, that in and of itself seems to me a break in my real life. But what is my real life? Everything seems to me temporary: a new trip, a new country, a new adventure, that is not going to last forever, indeed. Everything always has a temporary nature, something that is going to finish and will leave experience and many memories.
But then, after a "trip" you always come back home. And despite my house will always be one and only one, here I begin to feel like at home. I begin to feel that in this place I would love to stay, I don't know for how long, but more than I should. While normally when I was about to leave a place I was ready at the thought: I knew I had to go back and I took the experience as something that would have ended when it should have, here it's different. Here I am not ready at the thought of going back, of leaving this city that bewitched me.
And as every time I come back, I change my plans for the future. I already knew I wanted to stay in Barcelona: before I thought to do a 6 months internship right when I would have come back from Marbella, planning to work there once finished the internship. But now, thinking about it, I'd rather work for a while in different events, save some money and have more experience, and start an internship in September (or later) in a good firm that will allow me to learn the most I can, and, maybe, stay there to work. Let's see for how long this idea lasts!