Feelings in Singapore

English Version Below -  Arrivo lunedì sera a Singapore e vado subito in ostello. La prima impressione è quella di una città super org...

English Version Below - Arrivo lunedì sera a Singapore e vado subito in ostello.

La prima impressione è quella di una città super organizzata, pulita e sicura. Sono sempre mega paranoica in metro perché ho paura di infrangere in qualche modo qualcuno dei 18mila divieti, poi vedo una ragazza cinese bere e penso: ”Ma non era il divieto n°1 bere e mangiare in metro?!”.

Mi avevano detto che Singapore non è niente di che, che è una meta valida solo per lo shopping, che in un weekend si visita tutto quello che c’è da vedere. Ebbene, dopo una settimana lì, io sono pure riuscita a perdermi qualcosa.


Innanzitutto la mia era una vacanza (chiamiamola più fuga) a low-budget, e molte delle attrazioni a Singapore sono tutto tranne che a basso costo. È vero che è una città cara, soprattutto arrivando dalla Thailandia, ma non l’ho trovata più cara di gran parte delle città europee. Per intenderci, ho pagato una lattina di coca 1 dollaro, un Big Mac menu l’equivalente di 6 euro e ho mangiato in un food corner con 6 dollari.

Per quanto riguarda la bellezza della città, sto iniziando a pensare di essere io fortunata a trovare sempre il bello in tutto: l’ho trovata straordinaria.

Straordinario come in mezzo al Sud-Est Asiatico, nonostante in confronto ai paesaggi dei paesi circostanti non avesse niente, sia riuscita a costruire qualcosa di grandioso, che è impossibile trovare nel resto della regione.
Straordinario come sappiano valorizzare tutto quello che hanno di buono, e dove non c’è niente, sappiano crearlo.
Straordinario quanto tengano alla propria città, come capiscano l’importanza di tenere pulito, che è una cosa che non ho visto da nessun’altra parte in questa misura.
E straordinario come riescano a conciliare tutte le culture, e, anzi, è appunto la possibilità di trovarci tutte le culture che ne aggiunge valore. Da Chinatown a Little India a Arab Street, mete per ogni turista, e rifugio per chi sente la mancanza di casa, o semplicemente un tempio o una moschea in cui pregare.

E soprattutto, straordinaria Singapore di notte. Con tutti i grattacieli illuminati che si riflettono sul fiume, lo spettacolo di luci e la vista dall’alto su tutta la città dal SE LA VI di Marina Bay Sands, che lascia senza parole e con il pensiero “Un giorno ce la farò anch’io a permettermi quella piscina”. 

Singapore che lascia sogni, speranze e il sogno americano a migliaia di km di distanza.
E forse, se tutto questo è successo, c’è davvero un motivo.



I got in Singapore on Monday night and I immediately went to my hostel.

The first impression has been of a super organized, clean and safe city. I was always over paranoid on the public transportations, being afraid to break some of the 18 thousands laws, then I saw a girl drinking on the subway and I thought: ”Wasn’t number 1 rule not to drink and eat on public transportations?”.

I had been told that Singapore was nothing special, that was a good destination only to shopping, that a weekend was enough to visit everything worthy to be seen. Well, after one week there, I have been able to miss some musts.

First of all, my holiday (let’s call it more “escape”) was a low budget one, and most of attractions in  Singapore are everything than at a low price. It is true that it is an expensive city, especially coming from Thailand, but I didn’t find it more expensive than most of European cities. To be clear, I paid a can of coke 1 dollar, a Big Mac menu the equivalent of 6 euros and I had dinner at a food court with 6 dollars.


Regarding the beauty of the city, I am beginning to think that it’s me to be so lucky to find always the beauty in everything: I found Singapore amazing.
Amazing how in the middle of Southeast Asia, despite compared to close countries’ landscapes it has nothing, Singapore has been able to build something great, impossible to find anywhere else in the region.
Amazing how they are able to add value to everything good they have, and when there is nothing, they are able to create it.
Amazing how much they care about their city, how much they understand the importance to keep it clean, that is something I haven’t seen anywhere else in that way.
Amazing how all the cultures get along together, and rather, it is the chance to find a perfect mix of all the cultures that add value to its appeal. From Chinatown to Little India, to Arab Street, must-see for any tourist, and shelter to whoever misses home, or is just looking for a temple or a mosque to pray.

And, above all, amazing Singapore at night. With all the illuminated skyscrapers reflecting on the river, the light show and the view on the whole city from the top of the SE LA VI of Marina Bay Sands, which lets you speechless and with the thought “One day I will be able to afford that pool, too”.

Singapore gives dreams, hopes and the American dream thousands of kilometers far away.
And, maybe, if all this happened, there is a reason. 

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