Singapore trip: day 1 and 2

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Day one:


Parto in esplorazione della zona vicino a mio ostello: Arab Street,  Haji Lane e la Sultan Mosque.
Arab Street è una strada molto caratteristica piena di negozi arabi che termina con una bellissima moschea. La parallela è Haji Lane, la strada hipster-alternativa piena di negozi vintage, murales e ristoranti di ogni tipo.
Questa area è una delle mie preferite di Singapore: è un concentrato di culture, che vengono in un certo senso mischiate, seppur rispettandone l’identità.

Da lì prendo la metro (MRT, super facile da prendere, pulita e pure economica: io ho fatto una tessera da 12 dollari, di cui 5 rappresentano il costo della carta e 7 il valore “spendibile”. Con questa carta poi il singolo biglietto costa meno). 
Scendo a Bayfront per andare ai Gardens by the Bay. Sono dei giardini enormi con delle parti indoor, a pagamento, e delle parti outdoor, a libero accesso e a diversi temi. A me è piaciuto un sacco visitare tutti i diversi giardini che dicevano un po’ di più sulle diverse culture che hanno influenzato Singapore. 
Ho passato tre, forse anche di più, ore a girare, ma giusto perché ho fatto l’ultima parte molto velocemente perché avevo appuntamento con Mollie.
I giardini uniscono la bellezza di una natura (in parte artificialmente) incontaminata alle strutture contemporanee, agli spazi architettonici perfettamente costruiti, ai grattacieli sullo sfondo. In un certo senso mi ricorda Central Park, un angolo di verde in mezzo ai palazzi di New York.

La mia passeggiata continua, in uno scenario completamente diverso: attraverso il centro commerciale di Marina Bay Sands, percorso da un “fiumiciattolo” con tanto di gondole che lo attraversano al piano inferiore.

Mi incontro con Mollie a Tanjong Pagar, l’area commerciale, e da lì torniamo a Marina Bay. Facciamo una passeggiata lungo la baia e arriviamo giusto in tempo per lo spettacolo delle luci, che mi lascia senza fiato. Luci, acqua e musica sullo sfondo degli immensi grattacieli riflessi sull'acqua.

Questa è Singapore di notte, uno spettacolo di mille luci magiche riflesse sull'acqua.

Day two:

Il secondo giorno vado con un ragazzo conosciuto in ostello a esplorare Mustafa, un centro commerciale a 10 minuti dal nostro ostello in cui si trova di tutto, davvero, qualsiasi prodotto da ogni parte del mondo, ho persino trovato il bagnoschiuma che usavo in Tailandia (che tra l’altro ho scoperto contenere candeggina..). Sarà il caldo umido fuori, la stanchezza dei 20 km del giorno prima o il fatto che abbia smesso di prendere il ferro, ma mi sento svenire e torno a casa a riposarmi.


Nonostante non mi senta troppo bene, raggiungo per il suo compleanno Mollie e il suo ragazzo al SE LA VI, il rooftop bar a Marina Bay Sands. Da lì la vista è veramente mozzafiato, a 360° su tutta la città: arriviamo alle 7 quindi ci godiamo prima le luci del tramonto, poi quelle della notte.
Il mercoledì è Ladies Night a Singapore, quindi le donne bevono gratis. Al SE LA VI inizia alle 9, e le donne hanno diritto ad un free drink. Che buttalo via, tenendo conto che normalmente una birra costa 15 dollari.

Da lì ci spostiamo in Boat Quay, il quartiere con tutti i bar, che sembra totalmente un’altra città. Ricorda un po’ le città di mare, con i tavolini all’aperto e più gente fuori che dentro. Sembra che tutti i giovani a una certa ora si spostino qui, dove i singaporiani si mischiano agli stranieri che vivono qui, e ai turisti, per passare la serata in una città in cui andare a ballare ogni fine settimana se lo possono permettere in pochi. È quello che mi dice anche Mollie: nei principali club l’ingresso costa 40 dollari, una birra in un qualsiasi bar 10 dollari, e i cocktail a partire dai 15/20 dollari. 
Anche per questo trovo che Singapore sia una città perfetta per chi vuole stabilire una famiglia, molto più che per giovani che sono in cerca di divertimenti.


Day one:
I left to explore the area close to my hostel: Arab Street, Haji Lane and the Sultan Mosque. Arab Street is a pretty characteristic street, full of Arab shops ending with a beautiful Mosque. The parallel street is Haji Lane, the hipster-alternative street full of vintage shops, graffiti and any kind of restaurant.
This is one of my favorite areas  in Singapore: it is a heap of cultures, which get, in a certain way, mixed, keeping every identity respected though.

From there, I took the subway (MRT, so easy to take, clean and cheap: I did a 12 dollars card, 5 is the cost of the card itself, 7 the value you can spend). I got down in Bayfront stop to go to the Gardens by the Bay. They are huge gardens with some indoors paying spaces and some free outdoors that follow different themes. I loved to visit all the different gardens, that tell something more about all the different cultures which influenced Singapore. I spent three, maybe even more, hours to walk around, consider that I walk fast since I had to meet up with Mollie.
The gardens put together the beauty of a (partly artificially) uncontaminated nature with the contemporary structures, the perfectly built architectonic spaces, the skyscrapers on the backgrounds. To some extent, it reminded me of Central Park, a spot of green among New York’s buildings.

My walk went on, in a completely different scenery: through the Marina Bay Sands shopping center, traversed by a “river”, with even gondolas, crossing the ground floor.

I met up with Mollie in Tanjong Pagar, the business area, from where we walked back along the Bay, right on time for the lights show, which left me speechless. Lights, water and music on the background of the huge skyscrapers reflected on the water.
This is Singapore at night, a show with thousands of magic lights reflecting on the water.

Day two:

The second day I went with a guy I met in the hostel to explore Mustafa, a shopping center 10 minutes far from our hostel, where you can really find everything, any product from any part of the world, I even found the shower gel I used in Thailand (which I found out to contain bleach…). It might have been the hot outside, the tiredness due to the 20 kilometers of the day before or the fact I stopped to take the iron, but I was about to faint, so I came back home to rest.

Although I didn’t feel too good, I caught up for Mollie’s birthday with her and her boyfriend at SE LA VI, the rooftop bar at Marina Bay Sands. From there the view is really breath-taking, 360° on the city: we got there at 7, so we enjoyed before the sunset’s lights, then the night’s ones.
Wednesday is Ladies’ Night in Singapore, so ladies drink for free. At SE LA VI, Ladies Night begins at 9, and women have right to one free drink. Not bad, considering that normally it is 15 dollars for a beer.


We then moved over to Boat Quay, the bars district, which looks like a completely different city. It calls to mind seaside cities, with tables outside and more people outside than inside. It looks like at a certain time all the young people come over here, where Singaporeans mingle with foreigners living here, and with tourists, to spend the night in a city where only a few can afford to go to clubs every weekend. Also Mollie told me that: in main clubs the entry is 40 dollars, a beer in whatever bar is 10 dollars, and cocktails start from 15/20 dollars.
Also because of that, I believe Singapore is the perfect city for people wanting to settle down with a family, much more than for young people looking for fun.

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