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Day 3: Tour privato al Marina Bay Sands
martedì, marzo 29, 2016
English Version Below - Nel mattino
lascio l’ostello in cui stavo (GreenkiwiBackpackers Hostel) e trasferisco tutte le mie cose da Mollie.
Passiamo la
mattina ad esplorare Chinatown.
Lei
che ha vissuto per un anno a Pechino mi dice che le sembra veramente di essere
lì: dalle viette strette con le lanterne
rosse appese, ai prodotti che
vendono alle bancarelle, ai menu dei
ristoranti, al bellissimo tempio.
Non è solo una versione turistica di un angolo di Cina, ma è la trasposizione
vera e propria di un pezzo di cultura
che gli immigrati cinesi non erano pronti a lasciare, o volevano avere vicino,
ricreando un’area che è sì destinazione per tutti i cinesi in cerca di qualcosa
che sia un po’ casa, ma è anche meta per
ogni turista che passa per Singapore.
A parte la bellezza e particolarità delle vie, la cosa che mi colpisce di più di questa zona è il tempio. Un immenso tempio cinese con una struttura distribuita su due sale, al cui interno regna un silenzio assoluto, nonostante il via-vai di persone: chi scatta una foto, chi lascia un’offerta, chi si inginocchia a pregare.
Da Chinatown ci
spostiamo al Marina Bay Sands, dove
avremo un tour privato che ci accompagnerà a visitare gli spazi principali
dell’Hotel. Partiamo dalla suite
presidenziale: grande quanto 4 bilocali, con una immensa living room
principale, ho perso il conto di quante camere da letto, una sala per il
trucco, una sala karaoke, una sala massaggi, e soprattutto, una vista pazzesca.
Da lì ci porta alla piscina. Yes,
quella piscina. Non ci sono veramente parole per descriverla, al 56° piano a strapiombo sulla città. Ci
sono forse più di 30 gradi fuori, e non è che mi dispiacerebbe proprio farmi un
bagno. Ovviamente la piscina (a cui hanno accesso solo i clienti) è il punto forte dell’hotel, e si vede dal
fatto che ci sia più gente in acqua a farsi selfie che il bagno. Da lì ci porta
al bar privato e poi allo Skypark, che è la parte a cui hanno
accesso i turisti, alla modica cifra di 30 dollari. Solo per la vista. Merita
decisamente (anche perché noi non paghiamo..) ma ancora non capisco perché la
gente paga 30 dollari quando potrebbe andare al SE LA VI gratis e avere più o meno la stessa vista.
Il tour prosegue con il centro
commerciale, ci spiega che il negozio di Louis Vuitton (una piramide di
vetro nell’acqua) prosegue all’interno del centro commerciale, costituendo la seconda boutique Louis Vuitton più grande
dopo quella di Parigi.
Ancora non ci credo a quanto è da pazzi quel posto:
2561 stanze, la piscina più bella che io abbia mai visto, i bar, il centro
commerciale, una pista di pattinaggio sul ghiaccio, il casino e un museo. Già
l’hotel di per sé è talmente assurdo che è meta per tutti i turisti che
arrivano a Singapore, rappresentandone una delle principali attrazioni turistiche, e permettendosi di tenere gente
in coda per pagare 30 dollari solo per la vista.
Eh insomma, c’è chi può permettersi questo, chi può permettersi di pagare –almeno- 500 dollari a notte solo per un selfie in piscina, chi può permettersi una stanza presidenziale con una stanza karaoke (sarei tra l’altro curiosa di sapere se qualcuno l’abbia mai usata), e poi c’è Beckham, che viene pagato per tutto questo, e poi ci sono io.
At 9 am I left the hostel where I was staying (Greenkiwi Backpackers Hostel) and moved
all my stuff to Mollie’s place.
We spent the morning exploring Chinatown. She had lived in Bejing for one year, and told me that there, it really looked like being back: the
tiny streets with red lanterns hanged up,
the products sold at the market
stands, the restaurant menus, the beautiful temple. It is not only a
touristic version of a corner of China, it is the actual transposition of a piece of culture that Chinese immigrants weren’t
ready to leave, or that simply wanted to have close, recreating an area that is
destination to every Chinese looking for some homesick relief, but also to
every tourist passing by Singapore.
Apart from the beauty and the peculiarity of the streets, the most impressive thing of this area is the temple. A massive Chinese temple with a structure split into two rooms, under an absolute silence, despite the people’s coming and going: who takes a picture, who leaves an offer, who kneeled down to pray.
Apart from the beauty and the peculiarity of the streets, the most impressive thing of this area is the temple. A massive Chinese temple with a structure split into two rooms, under an absolute silence, despite the people’s coming and going: who takes a picture, who leaves an offer, who kneeled down to pray.
From Chinatown we moved to the Marina Bay Sands, where we will have a private tour around the main
spaces of the hotel. We started with the presidential
suite: as big as four two-room apartments, with a huge main living room, I
don’t even remember how many rooms, a making up room, a karaoke room, a massage
room and, above all, a crazy view.
From there our “guide” took us to the pool. Yes, THAT pool. 56th
floor overhanging to the city: really, no words to describe it. There might
have been 30 degrees outside, and I wouldn’t have minded to jump in.
Obviously
the pool (only accessible to customers) is the strength of the hotel, and you can say it by the fact that there
are more people in the water taking selfies than actually bathing. Then we went
to the private bar and to the Skypark, that is the part accessible to
tourists, to the moderate amount of 30 dollars. Just for the view. It really
deserves (also because we don’t pay…) but I still don’t understand why people
pay 30 dollars when they could go to the SE
LA VI for free and have more or less the same view.
Our tour went on with the shopping center: she explained us that Louis Vuitton’s shop (a glass pyramid in the middle of the water) goes on inside the shopping center, being the second biggest LV shop after Paris’ one.
I still can’t believe
how crazy that place is: 2561 rooms, the most beautiful pool I have ever
seen, the bar, the shopping center, an ice skating rink, the casino and a
museum. Already the hotel itself is so crazy that is a destination to all the
tourists coming to Singapore, being one
of its main touristic attractions, and affording to keep people in line to
pay 30 dollars only for the view.
So well, there are people
who can afford it, who can afford to pay –at least- 500 dollars a night
just for a selfie in the pool, who can afford a presidential room with a
karaoke room (I would also be curious to know if anyone has ever used it), and
then there is Beckham, who gets paid for all of this, and then, there is me.
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