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Barcelona: another one
giovedì, settembre 21, 2017English Version Below -
Il 16 settembre prendo un aereo con mia mamma per Barcellona.
Arriviamo all'AirBnb a Fontana verso le 16:00.
Usciamo a mangiare qualcosa di veloce e troviamo un posto molto vicino con menù a buffet a 15 euro. Come sempre quando c'è un buffet, prendo un po' di tutto.
Dopo mangiato, facciamo un giro per Fontana per esplorare un po' la zona.
La mattina seguente facciamo colazione in un bar sotto casa con ensaimada e cappuccino, e facciamo una passeggiata scendendo da Gracia verso Diagonal. Continuiamo poi su Carrer Gran de Gracia fino ad arrivare a Passeig de Gracia. Scendiamo verso Via Laietana, una delle vie storiche della città, e ci fermiamo a Palau de la Musica Catalana, una delle cose sulla mia lista delle cose da visitare a Barcellona che ancora mancava.
È un caleidoscopio di colori, luci e musica. Pura poesia che per un'ora e mezza ti rapisce e ti fa dimenticare che esista un mondo fuori.
Dopo mangiato facciamo un tour per le vie del Born, tra la Cattedrale, le piazze e tanta storia.
E per fare il pieno di storia ci incamminiamo verso un capolavoro che inspiegabilmente non è ancora stato spuntato dalla mia lista delle cose da vedere a Barcellona: Palau Guell.
Forme, spazi e magia che solo Gaudì è stato in grado di portare al mondo.
E sotto i malinconici colori di un tramonto di fine estate che solo Barcellona è in grado di pitturare, ci spostiamo al Cafè del Opera per una cioccolata che fa già totalmente autunno.
Torniamo a casa e, nonostante io abbia promesso a non so quante persone che alle 23:00 sarò al Nuba, ho solo voglia di riposarmi.
Il giorno seguente, cominciamo con una colazione da "La Nena", considerato uno dei migliori bar di Barcellona per la cioccolata.
Da lì incominciamo un tour del quartiere Gracia, seguito da un tour dei migliori edifici modernisti della capitale catalana.
Terminato il tour verso le 17:30, ci rendiamo conto di non aver ancora mangiato. Decidiamo di mangiare al mercato più famoso del mondo, la Boqueria. Prendiamo una grigliata mista di pesce per due e un pulpo a la gallega da dividere. Non credo ci sia niente di più turistico da fare a Barcellona, eppure devo ammettere che ha il suo fascino. E sicuramente anche qualitativamente ne è valsa la pena.
Essendo ormai le 19:30, lasciamo il mercato e dopo una breve passeggiata sulla Rambla torniamo a casa.
Lascio le mie cose all'ostello ed esco per andare a ritirare il mio diploma all'Università e per incontrare Barbara, che ha lavorato con me a diversi eventi Lexus e che frequenta la stessa mia Università.
Torno, faccio il check-in ed esco di nuovo, per incontrarmi con Angi, una delle persone che mi ha supportato di più nell'ultimo anno e quella che decisamente mi ha fatto più da mamma.
Troviamo un ristorante italiano vicino a Plaza Tetuan: io prendo una pasta con i funghi, lei una pizza. Tutto ottimo, anche se a prezzi decisamente fuori-Italia per una pasta ed una pizza.
Rientro in ostello, mi faccio una doccia ed esco di nuovo. Direzione Sagrada Familia: per bere qualcosa con Paula e Marina, due ragazze che hanno lavorato con me ad un congresso medico ad agosto.
Un po' di tapas ed un bicchiere di vino, e verso mezzanotte torno in ostello. Mi fermo fino a tardi a chiacchierare con altri ospiti: facciamo le 5 di mattina, ma per fortuna il giorno dopo non è prevista nessuna levataccia.
Mi incontro con degli amici e passo con loro il pomeriggio, tra un cafè con leche e un bocadillo jamon y queso.
Torno a casa verso le 21:00 per un'ultima notte prima di partire per Milano, anche se questa volta non per tornare a casa, ma per cominciare un'altra avventura.
On 16th September I took a flight with my mum to Barcelona.
We arrived at the AirBnb in Fontana around 4:00 pm.
We went out to eat something fast and we found a place really close with buffet menu for 15 euros. As always when there is a buffet, I had a bit of everything.
After lunch, we had a little tour around Fontana to explore the area.
The morning after we had breakfast in a place right next door with ensaimada and cappuccino, then we had a walk going down from Gracia to Diagonal.
We kept on walking on Carrer Gran de Gracia until getting to Passeig de Gracia.
We came down to Via Laietana, one of the historic streets of the city, and we stopped at Palau de la Musica Catalana, one of the things on my list of the things to visit in Barcelona that was still missing.
It's a kaleidoscope of colors, lights and music. Pure poetry that for a hour and half enchants you and makes you forget that there is a world outside.
After the visit to the palace, we took Carrer de la Princesa, one of the most beautiful streets of El Born and of Barcelona, and we went to lunch at "Euskal Etxea", excellent Basque tavern where we tried I don't even know how many different pintxos (mono portion tapas usually served on slices of bread).
After eating, we had a tour around the streets of El Born: the Cathedral, the squares and a lot of history.
And to get our fill of history, we headed for a masterpiece that inexplicably hadn't been ticked by my list of things to visit in Barcelona yet: Palau Guell.
Shapes, spaces and magic that only Gaudì has been able to bring to the world.
And under the melancholic colors of a summer's end sunset that only Barcelona is able to paint, we moved to Cafè del Opera for a hot chocolate that sounds totally as autumn.
We went back home and, although I promised to many people I would have been in Nuba by 11:00 pm, I just wanted to get some rest.
The day after, we began with breakfast at "La Nena", considered one of the best places in Barcelona to get a hot chocolate.
There we started a tour of Gracia, followed by a tour of best modernist buildings of the Catalan city.
We finished the tour around 5:30 pm, and we realized we hadn't had lunch yet. We decided to eat at the most famous market of the world: La Boqueria. We ordered a mixed fish and shellfish grill for two and a pulpo a la gallega to share. I don't think there is anything more touristic to do in Barcelona, but I have to say that it has its charme. And surely, also qualitatively was worth it.
Being at that point 7:30 pm, we left the market and after a little walk on the Rambla, we went back home.
My mum woke up at 5:00 am to go to the airport, while I went back to sleep. I got up a few hours later to move from the AirBnb to a hostel where I would have stayed the following days. Saint Jordi Hostel Rock, where I booked a bed in a dorm for 8. A place that I definitely recommend, for the location, the ambience and the company.
I left my stuff at the hostel and left to go to pick up my certificate at the University and to meet up with Barbara, who worked with me at different events with Lexus and who attends the same University I graduated at.
After the meeting, I came back home, I checked-in and left. I met Angi, one of the persons who supported me more during the last year and who definitely mothered me more.
We found an Italian restaurant close to Plaza Tetuan: I got a pasta with mushrooms and tomato sauce, Angi got a pizza. Everything really good, despite the price, definitely out of Italy for a pasta and a pizza.
I came back to the hostel, had a shower and I left again. Direction Sagrada Familia: to have a drink with Paula e Marina, two girls who worked with me at a medical congress in August.
A few tapas and a glass of wine, and around midnight I went back to the hostel. I held up until late talking to other guests: we stayed out until 5 am, but luckily the day after no very early rising planned.
With no alarm, I got up at 12. I went out for breakfast and enjoyed the last day walking around the streets of this amazing town.
I met up with some friends and spent with them the afternoon, between a cafè con leche and a bocadillo jamon y queso.
I went back to the hostel around 9:00 pm, for a last night before leaving to Milan. Even if this time was not to go back home, but to start a new adventure.
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