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Ciao nonna, goodbye grandma..
mercoledì, settembre 13, 2017
L’ultima settimana è stata dolorosa. Domenica
mattina se n’è andata la nostra nonna:
aveva ormai 96 anni, stava morendo lentamente. È stato meglio così per lei, ma
fa comunque male.
È anche grazie a lei che siamo come siamo
ora. Lei se n’è andata dal
suo paesino più di 50 anni fa, ha portato i suoi 7 figli in un posto totalmente
nuovo, dove quasi non capivano la lingua e in cui molti li disprezzavano. Ha
dato loro una nuova vita, una nuova
opportunità, una possibilità che altrimenti non avrebbero avuto. E così l’abbiamo
avuta noi. Ma non è solo una questione di possibilità, è più una questione di personalità. La personalità, il
carattere forte, la predisposizione a muoversi, il coraggio di farlo. Per
necessità loro, più per inclinazione a conoscere ed esplorare prima di fermarci
noi.
“Era trista, però era brava” è stata la
definizione di mia zia Maria dell’Australia, la sorella di mia nonna. “Trista”
nell’accezione dialettale significa con un carattere forte, che non si fa
problemi a dire le cose in faccia, anche un po’ rompipalle. Ed è vero, era
così, però ha sacrificato tutto per i figli, e ha fatto di tutto per aiutare
chi aveva bisogno.
Sembrava eterna, quella pietra miliare che è li
da sempre, e che sembrava ci sarebbe stata per sempre. E invece no, se n’è
andata.
Amore mio, se muoio e tu non muori
Amore mio, se muoio e tu non muori,
amore mio, se muori e io non muoio,
non concediamo ulteriore spazio al dolore:
non c’è immensità che valga quanto abbiamo
vissuto.
Polvere nel frumento, sabbia tra le sabbie,
il tempo, l’acqua errante, il vento vago,
ci ha trasportato come grano navigante.
Avremmo potuto non incontrarci nel tempo.
Questa prateria in cui ci siamo trovati,
oh piccolo infinito! la rendiamo.
Ma questo amore, amore, non è finito,
e così come non ebbe nascita,
non ha morte, è come un lungo fiume,
cambia solo di terra e labbra.
-Pablo Neruda. “Amore
mio, se muoio e tu non muori”
Last week has been
painful. Last Sunday our grandmother
passed away: she was almost 96 years old, she was slowly dying. It has been
better for her, but it hurts anyway.
It
is also thanks to her if we are as we are now. More than 50 years ago she left her village with her 7
children, to move to a totally new place, where they almost didn’t speak the
language and where lot of people despised them. She gave them a new life, a new opportunity, a chance they wouldn’t have had
otherwise. So, we had it too. But it’s not just a matter of possibility, it’s
more a matter of personality. The personality,
the strong character, the aptitude to move, the courage to do it. They did it by
necessity, we did it by inclination to know and explore before settling down.
She seemed eternal, that milestone that has been
there forever, and that seemed would have been there forever. Instead no, she
left.
My love, if you die and I don't,
let's not give grief an even greater field.
No expanse is greater than where we live.
Dust in the wheat, sand in the deserts,
time, wandering water, the vague wind
swept us like sailing seeds.
We might not have found one another in
time.
This meadow where we find ourselves,
O little infinity! we give it back.
But Love, this love has not ended:
just as it never had a birth, it has
no death: it is like a long river,
only changing lands, and changing lips.
- Pablo Neruda. “My
love, if you die and I don't”
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