Ciao nonna, goodbye grandma..

English version below -  L’ultima settimana è stata dolorosa. Domenica mattina se n’è andata la nostra nonna : aveva ormai 96 anni, ...


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L’ultima settimana è stata dolorosa. Domenica mattina se n’è andata la nostra nonna: aveva ormai 96 anni, stava morendo lentamente. È stato meglio così per lei, ma fa comunque male.

È anche grazie a lei che siamo come siamo ora. Lei se n’è andata dal suo paesino più di 50 anni fa, ha portato i suoi 7 figli in un posto totalmente nuovo, dove quasi non capivano la lingua e in cui molti li disprezzavano. Ha dato loro una nuova vita, una nuova opportunità, una possibilità che altrimenti non avrebbero avuto. E così l’abbiamo avuta noi. Ma non è solo una questione di possibilità, è più una questione di personalità. La personalità, il carattere forte, la predisposizione a muoversi, il coraggio di farlo. Per necessità loro, più per inclinazione a conoscere ed esplorare prima di fermarci noi.

Era trista, però era brava” è stata la definizione di mia zia Maria dell’Australia, la sorella di mia nonna. “Trista” nell’accezione dialettale significa con un carattere forte, che non si fa problemi a dire le cose in faccia, anche un po’ rompipalle. Ed è vero, era così, però ha sacrificato tutto per i figli, e ha fatto di tutto per aiutare chi aveva bisogno.

Sembrava eterna, quella pietra miliare che è li da sempre, e che sembrava ci sarebbe stata per sempre. E invece no, se n’è andata.

Amore mio, se muoio e tu non muori
Amore mio, se muoio e tu non muori,
amore mio, se muori e io non muoio,
non concediamo ulteriore spazio al dolore:
non c’è immensità che valga quanto abbiamo vissuto.
Polvere nel frumento, sabbia tra le sabbie,
il tempo, l’acqua errante, il vento vago,
ci ha trasportato come grano navigante.
Avremmo potuto non incontrarci nel tempo.
Questa prateria in cui ci siamo trovati,
oh piccolo infinito! la rendiamo.
Ma questo amore, amore, non è finito,
e così come non ebbe nascita,
non ha morte, è come un lungo fiume,
cambia solo di terra e labbra.


-Pablo Neruda. “Amore mio, se muoio e tu non muori”

Last week has been painful. Last Sunday our grandmother passed away: she was almost 96 years old, she was slowly dying. It has been better for her, but it hurts anyway.

 It is also thanks to her if we are as we are now. More than 50 years ago she left her village with her 7 children, to move to a totally new place, where they almost didn’t speak the language and where lot of people despised them.  She gave them a new life, a new opportunity, a chance they wouldn’t have had otherwise. So, we had it too. But it’s not just a matter of possibility, it’s more a matter of personality. The personality, the strong character, the aptitude to move, the courage to do it. They did it by necessity, we did it by inclination to know and explore before settling down.

She seemed eternal, that milestone that has been there forever, and that seemed would have been there forever. Instead no, she left.

My love, if you die and I don't,
let's not give grief an even greater field.
No expanse is greater than where we live.

Dust in the wheat, sand in the deserts,
time, wandering water, the vague wind
swept us like sailing seeds.
We might not have found one another in time.

This meadow where we find ourselves,
O little infinity! we give it back.
But Love, this love has not ended:

just as it never had a birth, it has
no death: it is like a long river,
only changing lands, and changing lips.


- Pablo Neruda. “My love, if you die and I don't”

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