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Fourth week of the year
martedì, gennaio 30, 2018
English Version Below -
A due settimane dall'evento la tensione si fa decisamente sentire, e le cose da fare raddoppiano.
Martedì esco dal lavoro alle 20:00 e vado direttamente a cena con gli italiani di Toyota, aka "Toyboys". Andiamo a mangiare da "Paolo's Idea", un classico per mangiare un'ottima pizza a Bruxelles. Abbiamo organizzato la cena per salutare Marco, che lascia Toyota per spostarsi a lavorare ad Amsterdam.
Mercoledì pranzo di lavoro a Bulthaup per discutere alcuni dettagli sull'evento di febbraio. Bulthaup è un'azienda di cucine che all'interno dello showroom dispone di un ristorante per fornire un'esperienza completa al cliente. Io ordino un filetto di merluzzo con una salsa alla cannella, servito su un purè di patate. Seguito da un "caffè gourmand", un caffè accompagnato da due dessert: un gazpacho all'ananas e una mousse ai tre cioccolati.
Giovedì, dopo il lavoro, prendo un pullman fino a Place Luxembourg, accanto al Parlamento, in cui il giovedì sera si riuniscono nei vari bar centinaia di persone. Lì mi incontro con Luis, che era in Erasmus con me a Lione e che non vedo da quasi 4 anni. Ad un certo punto ci accorgiamo che al piano superiore, di fianco al bagno, c'è una porta con un codice, che porta ad una festa privata. Provo ad inserire un codice, e in quel preciso momento un ragazzo esce e ci lascia entrare. All'interno c'è un vero e proprio appartamento in stile Liberty, con un deejay privato e una festa totalmente diversa da quella al piano inferiore.
Torno a casa relativamente presto perché la settimana di ore extra mi sta pesando, e perché sento di aver bisogno di riposarmi.
"Thanks God it's Friday" è quello che ho pensato almeno 10 volte venerdì.
Mi metto al pari con tutto il lavoro che avevo da fare, e nonostante dopo il lavoro avessi vari piani, torno a casa: toast e serie tv a letto, e ogni altro programma perde immediatamente qualsiasi attrattiva.
Come ogni settimana, il sabato è il giorno delle cose di casa: pulire il bagno, sistemare la cucina, fare la lavatrice. A proposito, una cosa che non ho ancora detto è che apparentemente a Bruxelles non è così comune avere la lavatrice in casa, per questo io, come centinaia di altre persone, sono costretta a uscire il sabato sotto la pioggia per andare a lavare i vestiti. Il sabato sera sono più stanca del venerdì. Così decido di non andare al Fuse, dove sarei dovuta andare con Luis e i suoi amici, per stare a casa a riposarmi. Non ci credo neanch'io che preferisco dormire ad uscire, mi sa che sto diventando vecchia.
Two weeks to the event and the tension calls. And the things to do double.
On Tuesday, I got off of work at 8 pm and went straight to dinner with some Italians working in Toyota, aka "Toyboys". We went to "Paolo's Idea", a classic to eat an awesome pizza in Brussels. We planned the dinner to say farewell to Marco, who left Toyota to move to work in Amsterdam.
On Wednesday, business lunch at Bulthaup to discuss a few details about February event. Bulthaup is a kitchen furniture company, that, inside the showroom, has a restaurant to provide a 360° experience to customers. I ordered a codfish filet with a cinnamon sauce, served on a potatoes purée and stir-fried vegetables. Followed by a "café gourmand", a coffee served with two desserts: a pineapple gazpacho and a three-chocolates mousse.
On Thursday after work I took a bus to Place Luxembourg, close to the Parliament, where on Thursday night hundreds of people gather. I met with Luis, who was in Erasmus with me in Lion and whom I haven't seen for 4 years. At some point, we heard through the grapevine that upstairs, close to the toilet, there was a door locked with a combination. It brought to a secret private party. I tried to insert a random combination, and at that moment, a guy comes out, and let us in. Inside, there was a proper Art Nouveau style apartment. With a private deejay and a totally different party.
I went back home relatively early because the long hours-week were weighing on me, and because I felt I needed some rest.
"Thanks God it's Friday" is what I thought at least 10 times on Friday.
I played catch-up with all the job I had to do, and despite after work I had a few possible plans, I went back home. Toasts and TV-series in bed, and whatever other plan looses immediately any appeal.
Like every week, Saturday was housekeeping day: cleaning the bathroom, tidying-up the kitchen, do the laundry. By the way, a thing I haven't said yet: apparently is not that common to have the washing machine inside the house in Brussels. That's why, as hundreds of other people, I always have to leave home on Saturday, under the rain, to do my laundry. Saturday night I was even more tired than the day before. So I decided not to go to Fuse, the club in Brussels I was supposed to go to, to stay at home and rest. I cannot believe it myself that I'd rather sleep than go out: I feel I'm getting old.
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