third week of the year

English Version Below - Lunedì  è praticamente il mio ultimo giorno a  Barcellona .  Mi sveglio alle 11:30 per andare a pranzo co...


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Lunedì è praticamente il mio ultimo giorno a Barcellona
Mi sveglio alle 11:30 per andare a pranzo con Barbara, Adri, Clara, Joana e Soraya, tutti conosciuti ai vari eventi Lexus. Mangiamo al ristorante del Seventeen-Olivia Hotel Balmes, in cui ho prenotato tramite "El Tenedor", ottenendo così il 30% di sconto su un menù già a prezzo ridotto. Paghiamo 16 euro per un menù con aperitivo, primo, secondo, dolce, caffè e bibita. E per di più di ottimo livello. 
Dopo mangiato io e Barbara facciamo una passeggiata tra i negozi di Carrer de Pelai e di Portal Del Angel. Alle 17:50 io ho l'appuntamento dal dentista, e Barbara torna a casa. Finalmente toglierò l'apparecchio, o almeno così credevo. Una volta arrivata, il dentista mi fa notare che ho un piccolo spazio tra due denti, e che deve mettere un elastico per chiuderlo: il mese successivo potrò finalmente toglierlo. E anche sta volta tolgo l'apparecchio la prossima volta
Dopo il dentista, mi incontro con Martì, un mio caro amico, che mi deve aggiornare sulle mille cose che sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti. Alle 23 circa io devo scappare per andare a fare la valigia e andare in aeroporto. Decido di andare alla sera, nonostante il mio volo sia la mattina presto, per riposare in aeroporto. Pessima idea. Arrivo al lavoro il martedì mattina praticamente in after, se va bene ho dormito due ore in tutto.
Ovviamente la sera alle 22:00 sono già nel mondo dei sogni. 

Mercoledì al lavoro niente di particolarmente interessante. Alle 18:30 io e Sony ci fermiamo a comprare un paio di cose, poi io torno a casa di corsa per preparare il tiramisù per la sera. Abbiamo organizzato una cena con alcuni degli italiani di Toyota a casa di uno di loro. Salami, bresaola, piadine e antipasti vari, penne all'amatriciana e tiramisù. Più italiano di così si muore. Restiamo fino alle 12:30, poi a dormire. Per fortuna siamo tutti abituati agli stessi orari e a doverci svegliare presto il giorno dopo. 

Il giovedì, la mia giornata inizia con un meeting nella sede dell'impresa che si occupa del catering per il pranzo dell'evento. E finisce con un altro meeting, di tre ore, con l'agenzia di produzione sulla logistica e sui contenuti dell'evento. TRE ORE. Che neanche se ti devo raccontare la mia vita.. 

Venerdì, altra giornata di lavoro super intensa. Esco più di un'ora dopo dal lavoro e vado in centro con Laura, una mia amica spagnola che lavora in Toyota. Andiamo a prendere una birra in un bar del centro: vogliamo andare in un shisha-bar (bar in cui è possibile fumare il narghilè) in cui siamo già state, ma lo troviamo chiuso. Allora optiamo per un altro bar: entriamo nel primo che ci capita perché stiamo morendo di freddo e ci accontenteremmo di qualsiasi cosa.

Sabato passo la giornata tra faccende domestiche: maschera per capelli, pulire la casa, fare la lavatrice. E la sera vado ad una festa in casa di uno dei ragazzi italiani che lavorano in Toyota. Ci sono circa 50 persone, provenienti da tutta Europa e non, un tavolo pieno di alcolici. Ma il momento clue della serata è quando ci mettiamo, alle 2 di mattina, a pelare e a tagliare 4 kg di carote da mangiare con l'hummusSurreale. Quasi come alcune delle conversazioni che si intrattengono. Una ragazza (italiana, ci tengo a precisare), quando le dico che vengo dalla Brianza mi risponde: "è vicino al mare giusto?!". Diciamo che alcuni dei personaggi presenti non sono propriamente dei mostri di cultura. Ma il mondo è bello perché è vario no?


Monday was basically my last day in Barcelona
I woke up at 11:30 to go lunch with Barbara, Adri, Clara, Joana and Soraya, all met at the several Lexus events. We lunched at the Seventeen-Olivia Hotel Balmes, where I booked through "El Tenedor" ("The Fork", "La Fourchette", and whatever is called in every country). We payed 16 euros for a menu including aperitif, entree, main course, dessert, coffee and drink. Furthermore of great level. 
After lunch, Barbara and I went for a walk around the shops of Carrer de Pelai and Portal Del Angel. At 17:50 I had the appointment with the dentist, and Barbara went back home. Finally, I should have taken the braces off. At least I thought so. When I arrived, the dentist pointed out a small hole between two teeth. And put an elastic to close it: next month I will finally take it off. And also this time I will take it off next time
After the dentist I met with Martì, a good friend of mine, who had to update me on the thousand of things that happened since the last time we saw each others. At 11:00 pm, I ran away to pack my stuff and go to the airport. I decided to go there at night despite my flight was the following morning. To be able to rest at the airport. Very bad idea. I arrived at work on Tuesday morning pretty much without any sleep. I probably slept 2 hours in total. 

On Wednesday, at work nothing really special. At 18:30 Sony and I went to buy a couple of things. Then I went back home to make Tiramisu. We planned a dinner with some of the Italians of Toyota at one of them's house. Salami, bresaola, piadine and various entrees, amatriciana and TiramisuAs Italian as you can get. We stayed until 12:30, then to bed. Luckily we are all used to the same hours and to the early wake up during the week.

Thursday started with a meeting with the caterer for the event. And finished with a three-hours meeting with the production agency. THREE HOURS. Honestly, not even if I have to tell all the story of my life...

Friday, another busy day at work: I left more than an hour later than I am supposed to. Then I went to the city center with Laura, a Spanish friend of mine who works in Toyota. We went to have a drink in Brussels downtown. We wanted to go to a shisha-bar we already went to, but we found it closed. So we went for another one: we entered just a random one because we were freezing and would have settled for anything. 

I spent the all Saturday among housework: hair mask, cleaning the house, doing the laundry. And at night I went to the farewell house party of one of the guys working in Toyota. There were about 50 people, coming from all Europe (and not) and a table full of alcoholics. But the key moment was when we started, at 2 am, to peel and cut 4 kg of carrots to be eaten with hummusUnreal. As some of the conversations happening there. A girl (Italian, I would like to specify) when I told her I am from Brianza (an area close to Milan, for the non-Italians :) answered: "oh, it's close to the sea, right?!". Some of the people at the party were not exactly cultural prodigies. But well, it takes all kinds to make the world, doesn't it?

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