martedì, dicembre 29, 2015
Goodbye Lisbon
martedì, dicembre 29, 201519 dicembre 2015 . Finisce qui la mia avventura portoghese . Forse i tre mesi più intensi della mia vita, in cui ho cercato di raccoglier...
19 dicembre 2015.
Finisce qui la mia avventura portoghese. Forse i tre mesi più intensi della mia vita, in cui ho cercato di raccogliere il massimo da ogni giorno, ogni ora, ogni minuto perché ero consapevole che il tempo sarebbe passato troppo in fretta.
Ho sacrificato ore e ore di sonno per visitare tutto quello che potevo, per fare serate, per passare il tempo con le persone a cui voglio bene, per essere al lavoro ogni giorno in orario, per studiare il portoghese e per rendere questa esperienza una delle più belle della mia vita.
Mi mancheranno un sacco di cose di Lisbona, mi mancherà la città, quel vivere la vita intensamente ma prendendola con comodo, mi mancherà il Bairro Alto, con Atalaia piena di gente fino alle 3 del mattino, quando i bar ti sbattono la porta in faccia se vuoi una birra perché se arriva la polizia sono cazzi, e mi mancherà poter andare a ballare alle 3 e mezza perché non ci corre dietro nessuno, e alcuni dei momenti passati in casa sono più intensi di certe serate in discoteca. Mi mancheranno per davvero poche persone, perché ho imparato che la vita è un fiume e i sassi sul tuo percorso saranno tanti, ma quelli su cui davvero rallenterai sono pochi, ma quei pochi sassi che hanno contato tanto mi mancheranno infinitamente.
Mi mancheranno i pasteis de Belém, il portoghese, i colori e le luci, le case, i miradouro, la mia camera senza finestra, Alfama, il Licor Beirão e la Ginjinha, l’elétrico, i tramonti e le albe, il Main, i libri in portoghese, la Feira da Ladra, il narghilé, il caffè a 60 centesimi, la Vodka nera, l’Urban, Santos e cose che non ha nemmeno senso spiegare.
Per tutte le cose che mi mancheranno non mi bastano i caratteri, ma a casa non porto solo 44 euro di bagaglio extra, due libri e un tatuaggio, porto un’esperienza che mi ha cambiata per sempre e che mi rende la persona che sono oggi: sicuramente più matura, più consapevole, più ambiziosa, ma anche un po’ più malinconica.
Goodbye Lisbon, te deixo um bocado do meu coração.