Terza tappa: Alfama

Il quartiere che secondo me rappresenta maggiormente l'essenza di Lisbona è l' Alfama . È il quartiere con il Castelo de São Jorge ...

Il quartiere che secondo me rappresenta maggiormente l'essenza di Lisbona è l'Alfama. È il quartiere con il Castelo de São Jorge, la Cattedrale, São Vincente da Fora (é errore comune pensare che il patrono di Lisbona sia Sant'Antonio, in realtà è, appunto, São Vincente), ma anche dei panni stesi alle finestre, delle vie strette, dei parcheggi alla cazzo, dell'odore di cibo, della Feira da Ladra, un mercato con oggetti usati e nuovi di ogni tipo, che prende il nome dal fatto che in passato le mogli dei ladri vendevano qui le refurtive dei mariti. 


In Alfama ci sono alcune delle più belle viste su Lisbona, salendo dalla Cattedrale si incontrano il miradouro de Porta do Sol, quello di Santa Luzia e, davanti alla chiesa di Santo Estêvão, un miradouro che prende il nome dalla chiesa.

È l'unico quartiere sopravvissuto al terremoto del 1755, per questo è quello che più richiama l'antica Lisbona, con un po' di saudade attraverso un nostalgico fado che spesso capita di sentire se si passa per qualche taverna la sera. Si trova appunto qui il museo del Fado, così come quello degli azulejos e delle arti decorative.







Quanto è pittoresca Alfama, con i suoi mille colori, con i suoi ritmi da città di mare, dove nessuno è mai in orario ma è sempre in tempo, con le viste romantiche sul mare davanti a un caffè, dove la gente si gode le giornate, si gode la città e si gode la vita, passando ore al bar a chiacchierare, perché bere una birra costa poco, e un caffè anche meno (60 centesimi!). E quanto è bella Alfama la notte, quando tutto si spegne, quando la Cattedrale, il Panteon e il Castello brillano nel buio di un quartiere che di giorno è un labirinto di suoni, sapori e colori, ma di notte è malinconia e poesia.


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