Barcelona: Nights out (part II)

Domenica scorsa alla Movida, mentre stavamo parlando per i fatti nostri, ci si avvicina un ragazzo (con un discreto livello di bonaggine) ...

Domenica scorsa alla Movida, mentre stavamo parlando per i fatti nostri, ci si avvicina un ragazzo (con un discreto livello di bonaggine) e ci dice se vogliamo unirci a lui e ai suoi amici per bere dei chupiti. 
Noi eravamo partite con l'idea di non bere quella sera, ma cosa fai ti si avvicina un bono e rifiuti?
Siamo diventati così amiconi che il giorno dopo ci hanno chiesto di uscire a bere qualcosa con loro, ma li abbiamo paccati. 

Il martedì, però, ci siamo organizzati per andare a bere qualcosa in un bar nel Born e per andare poi dove ci avrebbe portato il vento.


Già partiamo male che non troviamo il bar dove ci saremmo dovuti beccare. Ma per la strada ci fermano due ragazzi (con un medio livello di bonaggine), a cui chiediamo indicazioni per il bar in cui saremmo dovute andare, che ci dicono: "No ragazze ma non andate in quel bar, fa schifo, venite con noi piuttosto..." e bla bla bla. Noi gli spieghiamo che siamo già d'accordo con alcuni amici e tanti saluti e baci. 


Ci becchiamo finalmente con i nostri "amici" e dopo un po', parlando di cosa facciamo e cosa non facciamo (uno dei due praticamente ha un business in cui lui fa "Hitch": spiega ai ragazzi come pasturarsi le ragazze; e niente ci mettiamo a giocare alle coppie nel locale), compaiono, nientepopodimeno che, i due con un medio livello di bonaggine! E sono amici dei nostri amici, carramba che sorpresa! Si conoscono perché fanno gli spogliarellisti in uno dei locali per cui lavorano "i nostri amici". 


Andiamo avanti a giocare alle coppie per un po', poi ci spostiamo al Carpe Diem, CDLC, dove (come dappertutto a quanto pare) loro sono di casa e conoscono tutti. Vabbè privé, tavoli, cocktail, cose. 

Sbucano fuori anche gli spogliarellisti, varie persone che conosciamo, un italiano pazzo conosciuto la domenica e la festa è partita. Chi se li ricorda più i nostri "amici".

Ci ritroviamo tutti nel privé dello Shoko con gli spogliarellisti, l'italiano e ritroviamo lì pure i nostri amici che pasturano con due tipe. 

Stiamo dentro fino alla chiusura e una volta fuori prendiamo un taxi con gli spogliarellisti visto che andavamo nella stessa direzione. Loro ci provano in tutti i modi a dirci di andare a casa loro e cose, ma cascano male. Scendiamo dal taxi, scendono anche loro, la Benny cade e si taglia una mano, quell'altro che prova a limonarmi, ma ricasca male, e finalmente riusciamo a liberarcene.

Non sappiamo dove siamo di preciso, né come tornare a casa da lì. Vediamo una pattuglia della polizia e chiediamo agli agenti come tornare a casa. Dopo un minuto torniamo indietro e la Benny chiede: "Scusate, ma avete qualcosa da fare? No perché io sono caduta e mi sono tagliata". Alla loro risposta "Non credo morirai" capiamo che è meglio prendere un taxi. 


Scese dal taxi, ci ferma un'altra volante della polizia che ci chiede se stiamo bene, eccetera. Noi gli spieghiamo la conversazione di poco prima con gli altri poliziotti e loro ci dicono: "Ragazze vi portiamo noi", e quando gli spieghiamo che ormai siamo a casa e ce ne andiamo, anche loro attaccano: "Guapisimas eh". Vabbè. 


Arrivate a casa sane e salve. Cioè in realtà né sane né salve, però arrivate.

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