Sono riuscita a partire per Lione dopo mille trafile
burocratiche per compilare tutti i documenti dell’Erasmus (perché se deve
succedere una sfiga è sicuro che capiti a me).
Sono arrivata il 29 agosto con 3 valigie e 2 borse, senza
nessuno che fosse un minimo disposto ad aiutarmi a trasportarle. Quindi inizio
un po’ traumatico, ma non era ancora arrivata la parte più difficile. Siccome
io mi riduco sempre all’ultimo a far le cose, ho aspettato fino a quei giorni
per cercare veramente una casa. Solo che a Lione non è così semplice: è una
città cara, con poca disponibilità per l’alto numero di studenti che ci sono e
in cui la maggior parte degli agenti e dei concedenti pretende un garante
francese, cioè qualcuno che si offra per pagare l’affitto in caso non lo faccia
tu, e ovviamente nessuno studente Erasmus
lo ha.
Per questo ho trovato casa solo il 19 settembre (sì, 19
settembre!) in una residenza universitaria, Andrée Allix, in cui avevo una
stanzetta di 7m2 con letto, armadio, scrivania e lavandino, e
condividevo il resto degli spazi, cioè bagno, doccia, cucina e frigo, con altre
5 persone. Qui pagavo 230 euro al mese di affitto, di cui una parte (90 euro
circa) mi venivano rimborsati dallo Stato francese, attraverso il CAF, cioè una
percentuale che lo Stato sottrae dall’affitto di tutti gli studenti, francesi e
non, e di chi ha un reddito sotto una determinata soglia. Ovviamente rispetto
alla media il mio affitto non era niente, perché le residenze universitarie,
essendo gestite dallo Stato, hanno dei prezzi molto più bassi, ma non sempre
sono così “vivibili”, per questo consiglio sempre di visitare il posto in cui
si andrà ad abitare, soprattutto se si deve firmare un contratto che vincola
per mesi!
-Frannie
-Frannie
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