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Intervista a Melissa - au pair in Connecticut
giovedì, ottobre 16, 2014Intervista a Melissa - au pair in Connecticut
Ciao, mi chiamo Melissa, ho 22anni e sono nata a Bergamo, in Italia. Prima di diventare au pair, ho vissuto nella mia bellissima citta' con mia mamma Rossella e mio fratello Francesco, ora 17 anni, ho frequentato il liceo linguistico che mi ha lasciato ricordi piu' o meno belli e dopo la maturita' ho lavorato come animatrice in Puglia, esperienza che mi ha portata poi a diventare ragazza alla pari. Sono una ragazza solare, dolce e testarda, disponibile nell'offrire il mio aiuto, ma se mi deludi e' veramente difficile riconquistare la mia fiducia. Amo la moda, le serie tv e il mare, odio gli insetti, il formaggio e il freddo.
2. Come mai hai deciso di diventare au pair?
Dopo la mia esperienza come animatrice in villaggio avrei voluto iniziare l'universita', in particolare infermieristica, ma purtroppo la mia famiglia non stava passando un momento facile. Ho iniziato a cercare lavoro e mi sono resa conto che per una volta nella mia vita volevo fare qualcosa che mi sarebbe piaciuto, ma avrebbe anche aiutato il mio futuro sia economicamente sia dal punto di vista dell'esperienza e crescita personale. Avendo diversa esperienza con i bambini ho cercato su internet qualcosa di simile e tra le verie opportunita' sono stata colpita dall'esperienza come au pair.
3. Cosa ne
pensava la tua famiglia e i tuoi amici di quest’idea?
Mia mamma ha subito supportato la mia idea e mi ha accompagnta al meeting con l'agenzia per avere piu' informazioni e aiutarmi a prendere un decisione finale valutando i pro e i contro. I miei amici ( quelli veri!!) erano contenti per me, anche se la distanza faceva un po' paura..specialmente per quelli con cui passavo la maggior parte delle mie giornate.
Ho deciso di partire con Cultural Care au Pair. Ho parlato con diverse agenize, ma il fatto di aver partecipato al meeting personalmente mi ha fatto sentire piu' sicura.
5. Dove hai
vissuto?
Ho vissuto per circa 2 mesi a Chappaqua, NY e poi dopo il rematch a Darien, CT. Entrambi i posti si trovano a 40/50 min da Manhattan in treno.
7. Hai mai avuto problemi con loro?
Nonostante arrivassi da un rematch, la mia Host Mom si e' subito fidata di me con le bambine e questo ha aiutato moltissimo l'approccio iniziale. Lavorativamente parlando tutto e' sempre andato bene, il rapporto con le bambine e' sempre stato forte, un po' come delle sorelle minori. In generale sono una persona che rispetta le regole e piuttosto sincera, ( se combino qualcosa lo dico, penso sempre che tanto poi verra' fuori la verita'). Per quanto riguarda il copri-fuoco, l'uso della macchina nel mio tempo libero o altre regole in generale all'inizio erano un po' piu' " severi" ( per esempio non potevo guidare la macchina dopo le 8 di sera anche se il mio coprifuoco era un orario diverso) poi mese dopo mese tutto e' migliorato e fidandosi le regole sono notevolmente diminuite, se non sparite. Con questo non voglio assolutamente dire che tutto era perfetto, ma sono dell'idea che con il tempo ed un corretto comportamento tutto cambia. E' piu' che normale che all'inizio ci voglia del tempo per conoscersi e capire chi si ha di fronte.
8. Come descriveresti l’esperienza alla pari? Com’è stata la tua esperienza?
L'esperienza da ragazzi alla pari ha cambiato la mia vita. Mi ha aiutata a crescere e a vedere tante cose con occhi differenti. Sono diventata completamente indipendente e ho capito l'importanza di prendere decisioni mature. Ho imparato a lasciarmi alle spalle tante cose e a mandare giu' bocconi amari.
Durante il mio anno ho conosciuto persone da tutto il mondo, ho creato rapporti nuovi e iniziato la mia bellissima relazione con Devon.
Non e' un'esperienza facile, e' un grandissimo cambiamento all'inizio, la lingua e' diversa, persone nuove, nuova citta', nuove regole... insomma bisogna essere pazienti e buttarsi al 100 %.. Trovare un equilibrio e' stato un po' difficile perche' per quanto si vogliano mantenere i rapporti e non deludere nessuno, bisogna fare delle scelte che non tutti accetteranno. Sicuramente e' stata una bellissima esperienza, nonostante le difficolta'.
10. Com’è migliorata la tua conoscenza dell’inglese?
Il mio inglese e' migliorato tantissimo e mese dopo mese ne vedevo i progressi. Il rapporto con le bambine o la mia host family durante le ore lavorative, lo stringere molte amicizie con persone non italiane, l'esperienza alla Long Island University hanno ampliato la conoscenza del mio inglese e questo mi ha reso molto orgogliosa. Puo' sembrare strano ma spesso nella mia testa penso, oppure conto in inglese.. il fatto di doverlo parlare sempre l'ha reso parte di me! Quindi si,decisamente questa esperienza mi ha aiutata nella conoscenza della lingua.
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