10 hours in Kuala Lumpur

Arrivo a Kuala Lumpur alle 6,00 di mattina. Il tempo di passare l'immigrazione, la dogana, i controlli e di uscire dall'aeroporto ...

Arrivo a Kuala Lumpur alle 6,00 di mattina. Il tempo di passare l'immigrazione, la dogana, i controlli e di uscire dall'aeroporto sono le 8.

Lascio il bagaglio a mano e la borsa del computer ad un deposito bagagli in aeroporto (pagando 10 euro per entrambi) per evitare di portarmeli dietro tutto il giorno.
Poi prendo il KLIA Ekspres fino a KL Sentral (100 ringgit = 20 euro per il biglietto andata e ritorno). La prima cosa che noto appena lasciamo l'aeroporto sono le piante: l'aeroporto è immerso nel verde di milioni di piante tropicali, che mi hanno fatto effetto..sarà il fatto che non ci ero più abituata; o meglio, non ci sono mai stata abituata, visto che non è che ho proprio trascorso la mia vita in mezzo a una giungla selvaggia.
KL Sentral è la stazione principale, tipo tutte le strade portano a KL Sentral.

Da lì io vado subito alla principale attrazione di Kuala Lumpur: le Petronas Towers. Per la nostra famiglia le due torri sono una di quelle cose di cui abbiamo parlato e su cui abbiamo ironizzato per anni, visto che mia sorella in seconda o terza superiore aveva dovuto fare una ricerca di tipo 135mila pagine su Kuala Lumpur e sulle Petronas Towers, la SECONDA torre più alta al mondo (ora non più). Cioè perché una ricerca sulla seconda, fammela fare sulla prima no?! Comunque io non potevo non fare il tour (costa 85 ringgit, io ho pagato 68, meno di 12 euro, con lo sconto studente) e ti porta allo Sky Bridge, un ponte tra le due torri che ti lascia praticamente sospeso a 170 metri, e poi all'86esimo piano, da cui si ha una vista incredibile su tutta la città.
Ovviamente è stato molto utile per avere un quadro generale della geografia della città, grazie anche ad uno schermo che indica in relazione alla vista che si ha davanti i vari quartieri, le attrazioni principali di ogni quartiere, un po' di storia, ecc.

Una ragazzina che mi vede e si accorge della mia area sperduta mi si avvicina e mi chiede dove io voglia andare. In 10 minuti mi racconta di tutti i suoi impegni, sogni e progetti e mi spiega che per andare verso Jamek Mosque posso prendere tutti i  pullman viola (che sono gratis) che passano davanti alle torri.


Dopo circa tre quarti d'ora nel traffico della capitale e dopo aver cambiato tre pullman arrivo alla moschea, chiusa per lavori (...). Col senno di poi, essendo un po' tirata coi tempi, sarebbe stato meglio prendere la metro da KLCC (la fermata delle torri) fino a Masjid Jamek, a 5 minuti a piedi dalla moschea. Però anche il pullman è stato un'esperienza caratteristica, oltre ad avermi fatto fare un tour un po' generale della città. 


Potendo vedere la moschea solo da lontano, arrivi presto al Sultan Abdul Samad Building, il mio edificio preferito a Kuala Lumpur.
È un edificio di ovvia ispirazione araba, con una cupola color bronzo che risalta sulla struttura di mattoni chiari. A dare ancora più teatralità alla struttura, Merdeka Square, un'enorme distesa verde dall'altra parte della strada rispetto al Samad Building che fornisce un contrasto di colori, stili e culture che aggiunge valore ad entrambi. 
Da lì sono tornata alla fermata della metro a Masjid Jamek e sono andata a KL Sentral per prendere il KLIA Ekspres per tornare all'aeroporto, in modo da arrivare con parecchio anticipo per ritirare i miei bagagli e per fare i controlli dell'immigrazione.

Il mio volo parte alle 5 da Kuala Lumpur e, certo, 10 ore di scalo non sono bastate per esplorare la città, ma mi hanno almeno permesso di avere un'idea generale e di visitare alcune delle zone principali della metropoli

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