Lione by night: part 2

Come vi direbbe chiunque è stato in Erasmus, una delle cose più belle sono le feste in casa. Per questo volevo raccontarvi di una delle fest...

Come vi direbbe chiunque è stato in Erasmus, una delle cose più belle sono le feste in casa. Per questo volevo raccontarvi di una delle feste più belle, quella che abbiamo fatto quando è partita la mia amica Laura.


Era la fine di gennaio e avevamo invitato un sacco di persone a casa di Carla, con l’idea di spostarci in un locale verso l’1-2. La casa era completamente piena di gente e noi ci dividevamo tra il piano sotto e il soppalco per parlare un po’ con tutti. A un certo punto scendo per controllare la situazione e vedo degli sconosciuti che mangiavano lo yogurt. Mi ci è voluto qualche secondo per cercare di capire innanzitutto chi fossero, e soprattutto perché mangiavano lo yogurt di Carla a una festa in cui tutti gli altri avevano in mano qualcosa di alcolico. Mi giro dall’altra parte e vedo una ragazza che mangia un pomodoro. Di fianco a loro vedo Gabry, un nostro amico che ogni volta che veniva a casa nostra (e abitava al piano di sopra quindi questo succedeva abbastanza spesso) si ingegnava a farci scherzi e a rubarci gli oggetti più strani (tipo il mocio vileda, i mandarini, i piatti…). Ora tutto aveva più senso. Mi spiega che ha detto a tutti che c’era un’usanza della casa: chiunque entrava doveva mangiare qualcosa. Tra le mie risate e quelle miste a sconcerto di Carla decidiamo che era ora di cambiare location.

Ci è voluta una mezz’ora per tirar fuori tutti di casa, e dopo un quarto d’ora fuori dalla porta, in cui una trentina di persone ubriache hanno iniziato a cantare “Volare” in una lingua che sto ancora cercando di decifrare,  siamo riusciti a farci sbattere fuori dal palazzo dai vicini. In certi casi solo la minaccia di chiamare la polizia funziona.

Per andare a Hotel de Ville, dove c’era la serata Erasmus quella sera, io e Laura abbiamo pensato bene di prendere la bici, con lei, completamente ubriaca, che guidava, e ci stava facendo finire dirette nel fiume, ma da vere impavide non ci siamo arrese. Dopo 10 metri siamo cadute.

-Frannie

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1 commenti

  1. Ciao Francesca, "spero tanto che avrai il tempo di rispondermi´´ ...

    Io, come te negli scorsi anni ... vorrei tanto fare questa meravigliosa esperienza come aupair in u.s.a ...ora e poco piu di 6 giorni che sto nella fase "matching" con l´agenzia Aupaircare... quindi dai posso dire che per quanto riguarda i documenti é tutto ok... " patente internazionale, passaporto..." ... le mie uniche preoccupazioni sono di non trovare una famiglia prima di marzo, il colloquio in ambasciata e i soldi che devo avere sul conto per entrare in usa ( dovrei aprine uno e mettere 1000 euro, avevo pensato alla genius card) ... e poi aprirne un altro in usa e quello italiano non mi servirebbe a niente .. .solo vorrei tanto che bastassero quelle 1000 euro di base sul conto per far si che il visto si accettato...tu che dici? tutte queste mie preoccupazioni sono fondate oppure no?

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