Riflessioni del primo mese (to Simona)

Non dico come a Stendhal davanti a Santa Croce , ma a tutti è capitato almeno una volta nella vita di sentirsi un po’ strani davanti a un...

Non dico come a Stendhal davanti a Santa Croce, ma a tutti è capitato almeno una volta nella vita di sentirsi un po’ strani davanti a un quadro, a un monumento, a una chiesa, almeno, a me si.

Per quanto mi riguarda il senso di piccolezza, ma nello stesso tempo di grandezza provato appena arrivata in cima al Rockfeller Centre è una sensazione che ricorderò per sempre. In quel momento la stanchezza delle 25 ore sveglia, del viaggio, del jet-lag non c'erano. Eravamo noi sul tetto del mondo.

Sì è proprio una cosa di "quello che provavo in quel momento" che mi resterà in mente per tutta la vita. 

Così come la sensazione che provi davanti alle cascate del Niagara, quando l'unica cosa che riesci a dire e "wow" "oh my God" "ohhh".
E niente potrà mai farmi dimenticare l'ultimo giorno a Parigi la corsa giù dalla Tour Eiffel alle 10 meno 10 per vederla illuminata, e arrivare giù ancora correndo, girarmi e trovarmela lì...sono le sensazioni che fanno i momenti della nostra vita, i viaggi, le esperienze.


Per questo ricorderò per sempre questo tramonto: per quanto stupendo possa essere, ci sono 365 tramonti in un anno, e fate voi il calcolo in una vita, ma è per con chi ero, per come ci sono arrivata e per cosa provavo che non lo dimenticherò mai.


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