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Siem Reap
martedì, settembre 13, 2016English Version Below -
Ecco, credo sia possibile definire così la visita: immaginate di svegliarvi all’alba e di partecipare, ancora un po’ addormentati, a un rito collettivo laico in uno degli scenari più belli al mondo! Ma andiamo con ordine.
Dopo aver visitato Phnom Penh, una capitale ad alto tasso di intensità emotiva a causa della presenza di quei luoghi simbolo delle atrocità commesse dai Khmer rossi, partiamo in autobus per Siem Reap, la città vicina alla zona archeologica più estesa al mondo: Angkor, la città che tra il IX e il XV secolo fu la capitale di uno dei più importanti imperi del tempo, quello Khmer; la città che aveva centinaia di migliaia di abitanti quando le principali città europee ne avevano alcune decine di migliaia.
Arriviamo nel pomeriggio, andiamo in albergo e dopo un tuffo in piscina decidiamo di andare a fare una passeggiata. Molti turisti in giro, specie nella zona dei pub e ristoranti. Ne scegliamo uno con cucina mista locale e internazionale; dopo cena una camminata in Pub Street, via ad alta concentrazione di musica e persone. Dopo un giro di negozi e qualche acquisto (un quadro di Angkor Wat al tramonto), torniamo in albergo e cominciamo ad organizzare la visita del giorno dopo.
Ci accordiamo con Mister Watt, l’autista che con il suo tuk tuk è davanti al nostro hotel: ci porterà in giro per due giorni. Prezzo onesto.
Ci accordiamo con Mister Watt, l’autista che con il suo tuk tuk è davanti al nostro hotel: ci porterà in giro per due giorni. Prezzo onesto.
L’indomani si parte di presto, ma senza esagerare: appuntamento alle 8.30. Prima tappa l’acquisto dei biglietti. Quello per un giorno costa 20 dollari americani (in Cambogia il dollaro è la principale moneta circolante: tutto si paga in dollari, compresi i visti d’ingresso!). C’è un biglietto cumulativo che costa 40 dollari e consente l’ingresso ai templi per tre giorni: prendiamo quello, anche se ci fermeremo solo due giorni.
Concordiamo la scansione delle visite con Mister Watt, il nostro autista, selezionando i templi principali da visitare, anche perché la vastità dell’area e la numerosità dei templi obbliga a una scelta. Scegliamo quelli meglio conservati, sicuramente i più importanti: Bayon, Angkor Thom, Ta Prohm, Bapuhon, Phnom Bakheng, palazzo reale, la terrazza del re lebbroso e la terrazza degli elefanti.
Con Mister Watt ci immergiamo, per due giorni, in un mondo di grande valore storico e architettonico: i templi sono qualcosa di assolutamente unico a causa della loro rilevanza e per la loro localizzazione. Immaginate qualcosa di valore simile al nostro Colosseo ma posto in mezzo alla giungla. E in effetti, quando al secondo giorno abbiamo visitato il tempio di Angkor Wat all’alba, il fatto di essere completamente immersi in un ambiente naturale (in compagnia di tutti quei turisti come noi in attesa del sorgere del sole…) ha creato un’atmosfera unica e di grande suggestione.
Sono molte le cose che ricorderemo di questo viaggio e che vi consigliamo, ma la visita ai templi di Angkor è assolutamente imperdibile.
I think you could describe this visit like this: imagine to wake up at dawn and to participate, still a little sleepy, in a laical collective ritual in one of the most beautiful scenery in the world! But let's do this in a logical order.
After visiting Phnom Penh, a capital with a high level of emotionality due to the presence of symbolic places representing the atrocity committed by the Khmer Rouge, we leave by bus to Siem Reap, the city next to the biggest archeological area in the world: Angkor, the city that between the IX and XV centuries was the capital of one of the most important empires of the time, Khmer; the city that had hundreds of thousands of inhabitants when the main European cities had only a few thousands.
We arrive in the afternoon, we go to the hotel and after a splash in the pool, we decide to go for a walk. A lot of tourists around, especially in the area of pubs and restaurants. We pick one with a mixed international and traditional cuisine; after dinner, a walk in Pub Street, which is full of people and music. After some shops and purchases (a painting of Angkor Wat at sunset), we go back to the hotel and start planning the visit of the following day. We agree with Mister Watt, the tuk tuk driver that is always in front of our hotel: he will take us around for 2 days at a good price.
The day after we leave early, but not too much: meeting time at 8:30. First stop the purchase of the tickets. A one day ticket is 20$ (American, since in Cambodia the American dollar is the main currency: you pay everything in dollars, even the entry visa!). There is a 3 days ticket for 40$, which is what we go for, even if we stay only for 2 days.
With Mister Watt we enter, for 2 days, in a world with a huge historical and architectonic value: the temples are something incredibly unique due to their significance and location. Imagine something with a value similar to the Colosseum but in the middle of the jungle. And, when the day after we visited Angkor Wat at sunrise, being completely immersed in a natural environment (together with all those tourists waiting for the sun to rise...) created a unique and suggestive atmosphere.
There are many things that we will remember of this trip and that we recommend, but the visit of the temples of Angkor is absolutely not to be missed.
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